MASSIMO PUCCI
Cronaca

Bugie seriali dal farmacista, scoperti i primi otto furbetti dei ticket: esenzioni a sbafo

Ora dovranno pagare il triplo di quanto non corrisposto, in qualche caso il giochino durava da anni e il conto sarà salatissimo

Il capitano Federico Vanni guida la Compagnia di Arezzo

CORTONA, 6 giugno 2020 - È solo l'inizio, si tratta solo delle verifiche compiute nel mese di maggio. Sono stati scoperti i primi otto furbetti dei ticket. L'operazione è della Guardia di Finanza di Arezzo e prevede sanzioni salate, pari al triplo dell'importo dovuto. Sono in arrivo conti di migliaia di euro ai protagonisti di questo «giochino», si tratta di otto persone che vivono fra Arezzo, Monte San Savino e Cortona. Tutti avevano il solito vizietto, andare in farmacia e comprare i farmaci «sbagliando» la fascia di reddito e beccandosi a sbafo esenzioni dal pagamento o il prezzo ridotto. Ma come dicevamo, questi sono gli esiti dei controlli sugli acquisti fatti a maggio, gli accertamenti proseguono incrociando quanto dichiarato in ricetta e quanto effettivamente dichiarato al fisco.

Come fanno capire i finanzieri del capitano Federico Vanni, l'operazione è solo iniziata e porterà ad ulteriori sviluppi e quindi altrettante sanzioni, ad essere presi di mira non sono coloro che hanno compiuto meri e sporadici errori, ma alcuni habitué che in qualche caso mentivano da oltre 10 anni. Di fatto, coloro che attestano redditi non corrispondenti al vero, comportano un danno al sistema sanitario, andando ad aggravare la spesa farmaceutica sostenuta con le risorse della Regione Toscana. In questo particolare momento di crisi generato dall’emergenza epidemiologica da Covid-19, la Guardia di Finanza mira a contrastare le forme di illegalità, riguardanti le cosiddette «prestazioni sociali agevolate».

In questo ambito rientrano i controlli sulle esenzioni dal pagamento del ticket sui farmaci, riservate ai cittadini che hanno un reddito basso.

Dall’incrocio delle informazioni ricavate dalle diverse banche dati con i documenti acquisiti è stato possibile ricostruire il quadro preciso delle ripetute violazioni commesse. In pratica le persone in questione hanno dichiarato al farmacista di rientrare nella fascia di reddito che prevede l'esenzione dal pagamento del farmaco, ma in realtà non c'era nulla di vero. In qualche caso, secondo gli accertamenti delle fiamme gialle, i soggetti hanno preso i farmaci a sbafo, in altri hanno beneficiato della riduzione prevista. Ora però dovranno pagare sanzioni pari al triplo delle somme dovute.

«L'attività della Guardia di finanza – spiega la nota del comando aretino – mira da un lato a salvaguardare gli interessi finanziari degli enti erogatori, in modo da evitare sprechi di denaro pubblico e, dall'altro, a perseguire obiettivi di equità sociale, tutelando la corretta redistribuzione delle risorse disponibili, a favore di chi ne abbia effettivamente diritto e bisogno».