
Flavia Bustreo nel disegno degli alunni
Abbiamo avuto l’opportunità di intervistare on line la scienziata Flavia Bustreo, epidemiologa di fama mondiale ed ex vice direttore dell’OMS.
Dove è nata? Gli studi?
"Sono nata a Parma, sono la prima di tre figli e mio padre era un ferroviere. Ho frequentato il liceo classico e poi la facoltà di Medicina a Padova. I miei genitori erano preoccupati per la lunghezza del percorso di studio e avrebbero preferito che facessi l’insegnante, ma io volevo diventare una scienziata".
Quando lo ha capito?
"A scuola mi appassionavano le scienze, ma ho capito che volevo diventare un medico per poter aiutare gli altri, per salvare le vite delle persone. È stato molto bello diventare una donna scienziata anche se all’inizio erano tutti uomini.
Il ruolo dell’OMS?
"Occuparsi di salute pubblica vuol dire pensare alla salute di tutti, soprattutto dei più deboli, fare studi, ricerche e soprattutto campagne vaccinali per diminuire la mortalità di alcune malattie. Mi sono occupata in particolare della salute di donne e bambini in Africa, diminuendo, in alcuni anni grazie ai vaccini, la mortalità della tubercolosi del 50%".
È felice di ciò che ha fatto?
"Sono molto felice di aver contribuito a salvare le vite di molte persone, non ho mai pensato al guadagno economico e, anche andando nelle zone di guerra, ho capito che la gioia di salvare e curare le persone è la cosa più importante e che tutte le persone hanno un valore".