Sonia Fardelli
Cronaca

Posa la doppietta e passa alle foto, l’ex cacciatore: “Ho venduto il fucile, con i soldi ho comprato l’attrezzatura”

Graziano Capaccioli: “Per amore della natura ho lasciato le armi, ora gli animali preferisco osservarli”. La passione: “Quando ho cominciato c’erano pochissimi cervi adesso invece nel Parco ce ne sono tanti”

Graziano Capaccioli, 66 anni casentinese

Graziano Capaccioli, 66 anni casentinese

Pratovecchio (Arezzo), 10 dicembre 2024 – Ha lasciato la doppietta per una macchina fotografica. E’ la storia di Graziano Capaccioli, 66 anni casentinese, e apprezzato fotografo naturalista, che adesso le sue “prede“ preferisce immortalarle con l’obiettivo. “Da ragazzi i nostri padri e i nostri nonni ci hanno insegnato ad andare a caccia, a pesca e in cerca di funghi - ammette Graziano - Io ho sempre amato tanto la natura ed andare a caccia era la scusa per stare in mezzo al bosco e osservare tutti i suoi abitanti. Ma presto l’attività venatoria mi è stata stretta. L’amore per la natura era talmente grande che volevo che gli animali che scovavo restassero vivi e liberi. Una vera e propria folgorazione avvenuta quando avevo circa trent’anni. Ho venduto la doppietta e con il ricavato mi sono comprato un teleobiettivo professionale”.

E adesso che è in pensione Graziano Capaccioli passa tante ore in mezzo alla natura a catturare cervi e lupi con i suoi scatti, soprattutto all’interno del Parco delle Foreste Casentinesi. “Il mio trascorso di cacciatore mi aiuta tantissimo - dice - per gli animali ho un occhio professionale e riesco davvero a vederne e fotografarne tanti. Il Parco è l’area ideale perché qui è vietata la caccia e quando mi nascondo per vedere gli animali non corro nessun rischio, ma anche il Pratomagno è una zona bellissima. Quando ho cominciato c’erano in Casentino pochissimi cervi e quasi nessun lupo, adesso invece nel Parco ci sono tanti esemplari ed è molto bello osservarli e fotografarli”.

Un’attività che Graziano Capaccioli ha sempre fatto a livello amatoriale. “Il mio lavoro è sempre stato un altro, ho lavorato per una ditta casentinese di abbigliamento per bambini. Le foto le faccio principalmente per me, per ricordarmi poi negli anni quelle bellissime esperienze vissute. Molte immagini sono anche nel mio sito web e le offro anche per alcune mostre. Andare nel bosco e fotografare la natura resta per me sempre e solo una grande passione”. Una passione che lo ha portato comunque ad essere un importante punto di riferimento per la fotografia naturalistica.

In questi giorni Giancarlo Capaccioli, insieme a Roberto Rossi direttore del Centro Italiano della Fotografia di autore e già presidente nazionale di Fiaf, e al collega Stefano Fabrizzi giudicherà le opere di una mostra collettiva dedicata al bosco casentinese dal titolo “Foreste incantate: l’esplorazione dei boschi e delle foreste casentinesi“. Gli autori delle 169 fotografie in mostra sono i collaboratori dell’azienda Freschi & Vangelisti, invitati dai titolari Denise e Stefano a cimentarsi in questa impresa. La mostra è stata allestita nella galleria in via Garibaldi 63 a Pratovecchio e sarà aperta fino al 6 gennaio tutti i giorni dalle ore 15 alle ore 18.