![Il centro per l’impiego pronto in autunno. A marzo il progetto della library. Multipiano, lavori dal 2026? Anello: galleria lunga senza passare dagli Archi. Il centro per l’impiego pronto in autunno. A marzo il progetto della library. Multipiano, lavori dal 2026? Anello: galleria lunga senza passare dagli Archi.](https://www.lanazione.it/image-service/view/acePublic/alias/contentid/OGI3ZTk0NTYtYjljOS00/0/cadorna-verso-la-nuova-via-entro-lanno-collegamento-da-via-petrarca-e-via-garibaldi-scala-dal-baldaccio-al-pionta.webp?f=16%3A9&q=1&w=1280)
Il centro per l’impiego pronto in autunno. A marzo il progetto della library. Multipiano, lavori dal 2026? Anello: galleria lunga senza passare dagli Archi.
Assessore Lucherini, uno dei grandi sogni di suo padre era fare della Cadorna la piazza Grande della zona bassa del centro. A che punto siamo? "Sarà così. Il piano attuativo approvato in consiglio comunale prevede che l’area Cadorna diventi il cuore pulsante del centro: da un luogo chiuso quale era una caserma per ovvietà di spazi, diventerà un luogo aperto, di socializzazione, come aveva previsto anche il babbo. La piazza sarà in parte lastricata e in parte destinata a verde come peraltro era emerso dal processo partecipativo nel quale abbiamo coinvolto i cittadini".
E il nuovo collegamento tra via Garibaldi e via Petrarca quando sarà realizzato? "Con la chiusura dei lavori del Centro per l’Impiego quel varco sarà aperto e metterà in collegamento le due arterie viarie del centro. Il passo successivo, sarà la realizzazione del parcheggio gestito da Atam nella parte posteriore dell’area".
Quali sono i tempi di completamento del centro per l’impiego? "È un cantiere che va avanti speditamente. La previsione è entro la fine dell’anno, tra ottobre e novembre".
"Il bando per il punto ristoro all’ex corpo di guardia a che punto è? "Il primo bando è andato deserto. Fisserò una riunione con le associazioni di categoria per stimolare l’attenzione su questa palazzina che ha tutte le caratteristiche già da ora e maggiormente quando sarà completata la piazza, per diventare un punto di ristoro che funziona, in un contesto di livello".
Ci sono imprenditori interessati o no? "Sì ci sono, anche per questo ho intenzione di riaprire il bando".
Ex Scalo merci: a che punto sono gli accordi con le Ferrovie dello Stato? "È il progetto più ambizioso del mandato amministrativo. Sarà riqualificata un’area oggi totalmente dismessa e inutilizzata. Ed è un’area strategica perchè fa da cerniera tra il centro storico e la parte sud della città. Il protocollo di intesa con Ferrovie dello Stato è iniziato nel 2022 con un tavolo tecnico, poi proseguito nel 2023 e nell’anno appena concluso per condividere le previsioni del masterplan". Ci sono due priorità...
Quali? "Quella dell’amministrazione è centrata sulla New Public Library. Il progetto esecutivo finanziato dalla Cassa di Risparmio di Firenze è nella fase finale e lo presenteremo a marzo. Poi si aprirà la fase per individuare i finanziamenti. Ferrovie dello Stato hanno puntato sul parcheggio ma la nostra previsione, tutavia, che stiamo valutando con Ferrovie è trasferire lì l’hub degli autobus liberando l’area sotto le mura e completando la riqualificazione dei giardini Porcinai".
Quando sarà trasferita la stazione degli autobus? "I tempi in questo caso dipendono da Ferrovie dello Stato; noi abbiamo il progetto per la New Public Library in dirittura di arrivo. Non solo: il cosiddetto terzo luogo sarà una grande passeggiata partendo dalla stazione fino al Baldaccio. Sono poi previsti parcheggi sotterranei per le auto, sia sotto l’edificio della Library che nella parte dell’attuale parcheggio della stazione, sulla cui superficie è previsto l’hub dei bus".
Come cambia l’area? "Nel masterplan inerente il terzo luogo è indicato anche un edificio che potrebbe essere destinato a co-working e una palestra. E in questo studio è prevista la realizzazione di una piscina. Un progetto ambizioso destinato a cambiare il volto e le funzioni di una zona strategica della città".
In base alle previsioni come sarà il collegamento tra la zona Baldaccio e il cuore dell’ex scalo merci? "Sarà realizzata una lunga passeggiata tangente alla ferrovia con una fascia di verde che separerà gli edifici dai binari e sarà una pista ciclabile e pedonale".
Come procede l’ipotesi urbanistica per la chiusura dell’anello? "La Regione non ha accolto il tracciato originario e abbiamo fatto un nuovo studio: per l’amministrazione è un’opera strategica da realizzare, perchè è un collegamento indispensabile ed era anche la volontà del babbo durante il suo mandato da sindaco. Tra le soluzioni allo studio c’è la realizzazione di una galleria sotterranea nel nuovo tracciato in modo tale da non penalizzare la collina di San Fabiano neppure come cono visivo. Tracciato che non passerà più dagli Archi ma avrà il suo punto di contatto sull’asse di via Redi".
Lei ha lavorato a lungo sul masterplan del Pionta: quali gli interventi a carico del Comune? "La Asl sta procedendo con fondi Pnrr e per consentire un iter rapido abbiamo fatto uno stralcio nel piano attuativo. È la prima volta che Comune, Università, Provincia, Asl e comitati condividono un progetto di questa portata. L’amministrazione è proprietaria del verde e di un piccolo edificio che potrebbe essere trasformato in luogo di servizio per chi fa attività fisica nel parco. Saranno poi rivisti i percorsi con una nuova illuminazione e gli ingressi: nel nostro masterplan è prevista una scalinata che dal Baldaccio sale fino al Pionta. Sarà un punto di osservazione unico sulla città".