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Cronaca

Caduta, prova annullata Vannozzi giù dopo la corsa Portato via in ambulanza

Lunga incertezza e poi scatta la decisione di fermare la sfida per sicurezza. Nella prima parte bel 5 di Bruni per S.Andrea. Incertezze sulla tenuta della lizza.

Caduta, prova annullata Vannozzi giù dopo la corsa Portato via in ambulanza

di Sonia Fardelli

Alberto Pierini

Un brivido rovina la festa della prova generale. Una brutta caduta di Filippo Vannozzi subito dopo il completamento della carriera tiene tutti con il fiato sospeso. Il cavaliere rossoverde, il quarto nella dinasty di una delle grandi famiglie di Giostra, alza la lancia, nel gesto tipico di chi finisce la gara. Ma il suo cavallo cede, senza alcuna responsabilità da parte di Filippo: cede l’anteriore destra, chi segue dalle logge o dalla diretta di Teletruria lo vede fisicamente. Il cavallo cade proprio sul ragazzo: che si rialza per un attimo, poi avverte un dolore e si sdraia in terra, circondato dai sanitari.

La prova si interrompe, l’interesse per la gara precipita: e tutti i quartieri sembrano concentrati sulle condizioni del giovane, dimenticando vivaddio per una volta le tensioni, pur normali, delle sfide di Giostra. Finché non arriva la decisione di annullare la prova generale, mai come stavolta provaccia.

Entra l’ambulanza, il ragazzo viene montato sulla barella e portato via per dei controlli in ospedale. Una scena con pochi precedenti nella storia della manifestazione, la rete di emergenza messa a punto dagli organizzatori stavolta scatta davvero.

Intorno una piazza piena, con sugli spalti perfino le autorità che in genere convergono sulla tribuna solo per la gara. Una gara partita lenta. Perché la prima carriera è quella di Porta del Foro. Niccolò Scarpini in sella alla sua Lola esce deluso. Il suo è un 3, uno di quei punteggi che raramente portano alla vittoria.

Ma forse avrà un soprassalto di speranza nella carriera successiva. Perché anche Santo Spirito cicca la prima: Niccolò Pineschi, uno di quei cavalieri che raramente sbagliano, si ferma addirittura sul 2. Un due lontano dal centro, dalle tradizioni della manifestazione e anche da quelle di questo pur giovane cavaliere, in sella al suo fedele Toni.

La terza carriera segna il ritorno ufficiale di Martino Gianni: il vecchio leone lascia il segno, all’altezza di Borgunto mima addirittura i consigli per Matteo Bruni, gli mostra le inclinazioni da seguire, la direttrice da dare al cavallo, Urbino. Matteo probabilmente sa già tutto, e tutto ricorda: però trova anche nelle indicazioni del tecnico nuove sicurezze. Una carriera quasi perfetta nella corsa e perfetta nel punteggio: un 5, non sarà il centro più netto della storia ma è comunque un centro e di quelli che permettono la fuga.

Una fuga che purtroppo si interrompe sull’episodio che non avresti mai voluto vivere. L’entusiasmo di Filippo Vannozzi, la straordinaria emozione di ripercorrere il cammino della sua famiglia, si spezza dopo l’impatto con il Buratto.

La caduta porta ad una lunga sospensione della prova. L’ambulanza è ormai verso il pronto soccorso, per portare le cure al ragazzo, alle spalle la manifestazione resta a lungo in stand by. Le incertezze del mercoledì alla gara simulata diventano le incertezze della prova generale. Il pubblico vuole soprattutto sapere come stia Filippo e intanto aspetta anche di capire se la prova generale sarà interrotta o meno. Il dubbio è appeso alle cause della caduta: è lo stesso punto dove era finito in terra Lorenzo Vanneschi, i controlli puntano a verificare non ci siano cedimenti del terreno a quel punto pericolosi per tutti. O se sia stato solo un cedimento del cavallo. Un clima di assoluta incertezza. Interrotto dall’araldo, che annuncia la sospensione per motivi di sicurezza. Sabato è Giostra: ma mai come in questa notte sembra lontana dagli occhi, lontana dal cuore.