Calcoli biliari, un nuovo intervento in radiologia su una donna di 69 anni

Il trattamento ha permesso ad una donna di evitare un intervento più complesso e non privo di rischi

Nico Attempati e Pasquale Petruzzi

Nico Attempati e Pasquale Petruzzi

Arezzo, 2 luglio 2024 – È stata sottoposta ad un intervento di rimozione di calcoli biliari per via percutanea prima di essere sottoposta alla rimozione chirurgica della colecisti. L’intervento è stato effettuato dal dr. Nico Attempati dell’equipe del dr. Pasquale Petruzzi, direttore UOSD Radiologia interventistica del San Donato di Arezzo.

«La signora, una donna di 69 anni, non poteva essere trattata per via endoscopica a causa di un pregresso intervento di derivazione gastrica per obesità – spiega il dr. Nico Attempati – La paziente però aveva necessità di procedere alla rimozione dei calcoli e l’alternativa era quella di un intervento chirurgico di coledocotomia, intervento non esente però da rischi.

Pertanto abbiamo deciso di procedere alla rimozione dei calcoli biliari per via percutanea». L’intervento è riuscito perfettamente e ad un mese di distanza la signora è tornata a controllo. «Per effettuare l’intervento – spiega il dr. Attempati – è stato posizionato in via preliminare il drenaggio biliare interno-esterno, effettuato sotto guida ecografica».

«Il drenaggio biliare – prosegue il dr. Attempati – ha lo scopo di trasportare la bile a monte e a valle del calcolo in modo da ridurre i valori della bilirubina e per bonificare l’area da eventuali sovrainfezioni batteriche. Successivamente al posizionamento del drenaggio abbiamo eseguito la bilioplastica che consiste nell'eseguire dei passaggi con un catetere a palloncino al fine di disgregare i calcoli in modo che i frammenti possano essere successivamente espulsi.

Una procedura che ha avuto un successo parziale a causa delle importanti dimensioni del calcolo e che, a distanza di due settimane dal primo intervento, ha richiesto un successivo trattamento di litotripsia percutanea cioè di frantumazione del calcolo. Il trattamento ha comportato il posizionamento, nella stessa sede del pregresso drenaggio biliare interno esterno, di una sonda con almeno 3 ingressi: uno dotato di telecamera, uno di lavoro ed uno per i lavaggi con soluzione fisiologica».

«La microtelecamera – aggiunge il dr. Pasquale Petruzzi – ci ha permesso di individuare i calcoli di maggiori dimensioni che, attraverso la camera di lavoro, sono stati bombardati con sistema idraulico e sminuzzati in piccole dimensioni così da poter essere successivamente espulsi. La procedura è durata circa 40 minuti ed è stata eseguita con successo.

Al termine è stato posizionato un nuovo catetere di drenaggio per detergere la via biliare». La paziente è stata dimessa il giorno dopo il trattamento effettuato dall’equipe del dr. Petruzzi ed è tornata in ospedale 7 giorni dopo per sottoporsi a colecistectomia.

Cinque giorni dopo anche il drenaggio biliare è stato rimosso e la paziente è rientrata a casa senza sintomi né complicazioni. «La litotripsia percutanea è un trattamento valido – conclude il dr. Petruzzi - poco invasivo e con ridotte complicazioni che può consentire il trattamento della calcolosi del coledoco in pazienti non candidabili a manovre endoscopiche».