
Il Valdichiana Wine Festival. al Chiostro di San Franceco
Un calice sotto il chiostro. A Castiglion Fiorentino, nella cornice del Chiostro di San Francesco torna il Valdichiana Wine Festival che per la sua terza edizione porta in paese, il 3 e 4 maggio, 60 cantine da territorio e dintorni. Saranno oltre 300 le etichette proposte, per un appuntamento che si arricchisce per l’offerta e per la varietà degli ospiti che saranno presentati già nella giornata di anteprima del primo maggio. Taglio del nastro alle 11 e due masterclass tra mattina e pomeriggio. Il tutto accompagnato dalle celebrazioni per i 60 anni del Consorzio Valdichiana Doc.
Un festival rivolto a tutte le cantine della Valdichiana, dall’umbra e senese a quella laziale. Tra le novità, un 20% in più di stand rispetto all’anno scorso e un’offerta di etichette che spazia dall’alto Lazio fino all’Umbria. "Quest’anno- anticipano gli organizzatori- alziamo il tiro con masterclass di assoluto valore, per le quali siamo già quasi al tutto esaurito. Ospiti dal territorio e non solo che ci accompagneranno anche nella celebrazione dell’anniversario del Consorzio".
Podere Grattamacco e Arcari e Danesi per l’apertura del primo maggio, mentre Noelia Ricci e Cantine Riecine per sabato 3 e Ridolfi Montalcino e Vini Franchetti per domenica 4. Trenta i posti per ogni masterclass al costo di 25 euro, mentre ingresso e degustazione sono aperte al pubblico con un biglietto al costo di 15 euro.
"Una festa non stop dalle 10.30 del mattino alle 19, che ci permette di vivere due giornate di degustazione in una cornice storica e artistica particolarmente bella. Per questo dobbiamo ringraziare l’amministrazione comunale, la pro loco e l’associazione Strade del vino di Arezzo".
Ma come nasce l’idea? Lo racconta, tra gli organizzatori, Andrea Cappioli. "Siamo un gruppo di 7 amici appassionati di cultura del vino- racconta Cappioli-. Ci siamo dati come nome quello di "Gruppo Barolo vs Brunello" e già da prima del Covid abbiamo iniziato a pensare ai primi piccoli eventi a tema vinicolo. Nel 2019, la prima mostra omaggio ai grandi vini d’Italia. Poi, nel 2022, altri due eventi che ci hanno avvicinato ancora di più ai vini della Toscana e del territorio". In un momento di fermento geopolitico, alla festa del vino si parla anche della minaccia di Trump all’export firmato made in Italy. "Indubbiamente i dazi colpiscono il settore in maniera importante, nonostante la sospensione di 90 giorni- conclude Cappioli-. La preoccupazione rimane ma ci troviamo in un momento di attesa. C’è almeno la speranza che qualcosa possa ancora cambiare".