
Una quindicina di componenti. saliranno in cattedrale e nelle. chiese di San Francesco, Sant’Agostino, Servi di Maria, Santa Maria delle Grazie e Sant’Antonio
Anche a Sansepolcro, come in tutta Italia, quella odierna sarà la domenica delle campane, che alle 12 suoneranno per festeggiare il riconoscimento ottenuto: lo scorso 10 dicembre, infatti, l’Unesco ha inserito nel patrimonio culturale immateriale anche il suono manuale delle campane e in città è attivo da trent’anni esatti uno dei tre sodalizi di campanari presenti in tutta la Toscana. I biturgensi non rimangano quindi sorpresi dall’insolito fragore che si scatenerà. Si tratterà infatti di un momento storico particolarmente significativo e, per certi versi, romantico ed epocale. Le campane si rincorreranno di città in città, di paese in paese, di valle in valle e, sostanzialmente e molto probabilmente, non ci saranno luoghi di silenzio assoluto.
"Qui da noi siamo una quindicina di componenti – ha dichiarato Bruno Tredici, presidente del Gruppo Campanari Borgo Sansepolcro – che ci siamo già divisi i compiti nei sei campanili dove saliremo: quello della cattedrale e quelli delle chiese di San Francesco, Sant’Agostino, Servi di Maria, Santa Maria delle Grazie e Sant’Antonio. Visto l’evento, suoneremo soltanto a distesa e ci ha fatto piacere ieri mattina, durante il consiglio comunale, ricevere il riconoscimento da parte dell’amministrazione".
Le campane suonate a mano riconosciute dall’Unesco rappresentano il traguardo del duro lavoro portato avanti da tempo; tante le forze che sono state messe in campo, potenziate dalla grande determinazione delle persone che ci hanno lavorato e dalla forza delle federazioni che sono scese in campo, a partire da quella italiana, appunto la Federazione Nazionale Suonatori di Campane, di cui è presidente Eles Belfontali. Un risultato che è arrivato dopo la seduta del comitato intergovernativo della convenzione per la salvaguardia di questo patrimonio ad Asunción, capitale del Paraguay.
Sansepolcro diventa protagonista per più motivi: il primo è che il suo gruppo campanari suona rigorosamente a mano le campane del duomo e della maggior parte degli altri campanili ed il secondo è che la federazione nazionale proprio a Sansepolcro è stata costituita. L’Unesco ha approvato l’estensione anche all’Italia "dell’Arte Campanaria tradizionale", elemento iscritto nel 2022 su richiesta della Spagna. La federazione nazionale, che raggruppa 23 associazioni presenti sul territorio italiano e fra le quali primeggia il gruppo di Sansepolcro, ha avuto il sostegno della Conferenza Episcopale Italiana e delle tre fonderie storiche, in attività, specializzate nelle campane: la molisana Pontificia Fonderia Marinelli, l’emiliana Fonderia Capanni e la Fonderia Allanconi di Crema.