Campionato Italiano. Colnaghi, podio che vale

Un successo annunciato quello del Campionato Italiano Gravel che nella splendida cornice di Golferenzo (PV) ha incoronato con il titolo...

Campionato Italiano. Colnaghi, podio che vale

Campionato Italiano. Colnaghi, podio che vale

Un successo annunciato quello del Campionato Italiano Gravel che nella splendida cornice di Golferenzo (PV) ha incoronato con il titolo tricolore i talenti della trentina Giada Borghesi e del padovano Samuele Zoccarato. Ieri è andata in scena in Oltrepò Pavese la rassegna tricolore Gravel, una disciplina che sembra cucita su misura per lo splendido territorio che ne ha ospitato la terza edizione a ritmo di asfalto, sterrato e carrarecce.

Festa grande per il lecchese Luca Colnaghi che conquista un ottimo secondo posto alle spalle del compagno di squadra Zoccarato della VF Group Bardiani CSF Faizanè: "Sapevamo che il percorso sarebbe stato duro e molto tecnico perché abbiamo avuto modo di provarlo. Samuele ha sferrato un attacco decisivo e io sono rimasto in un gruppetto con 4/5 colleghi dove abbiamo gestito e fatto cambi regolari. Nel finale ho accelerato per riprendere Filippo (Agostinacchio) che era all’inseguimento e sono riuscito a superarlo proprio all’ultima salita. È stata una bella soddisfazione, anche perché la Gravel è una disciplina diversa dal solito che ci permette di divertirci" ha aggiunto all’arrivo il ciclista di Mandello del Lario Colnaghi.

Hanno vestito la maglia tricolore (nella foto Newspower.it) i bresciani Giorgio Chiarini (M7) e Carmelo Leonardo Ninarello (M6), ma la Lombardia ha potuto festeggiare anche i secondi posti del pavese Riccardo Buscone (M1) e dei milanesi Raul Colombo (ELMT) e Paolo Federico Demonte (M8). Sono saliti sul terzo gradino del podio il bresciano Agon Ahmeti (ELMT), il comasco Fabrizio Baggi (M6), il sondriese Matteo Bertani (M4) e il bergamasco Mattia Finazzi (M1). E ora il comitato organizzatore guidato da Emanuele Bombini può sognare in grande, dopo l’appuntamento con il tricolore la strada verso l’iride è tracciata…

Paolo Croce