MASSIMO PUCCI
Cronaca

Canguro in fuga "fa due salti" alla diga del Calcione: la caccia continua

L’esemplare di wallaby si trovava nella villa di un danese tra Lucignano e Rapolano. Un video con l’animale spopola sul web

Il canguro in fuga

Arezzo, 29 agosto 2020 - È caccia al canguro fuggitivo (nella foto), fra Lucignano e Rapolano sono iniziate le battute dei carabinieri forestali e dopo la pubblicazione del video non mancano curiosi e animalisti che vorrebbero vedere questo simpatico esemplare. Un animale che però non può stare libero perché può costituire un pericolo e poi c’è da capire se sia solo uno, oppure se si tratti di un numero più consistente.

Sì perché all’origine di questa vicenda c’è un sequestro operato dai carabinieri forestali del Cites di Arezzo. Circa due mesi fa gli uomini del tenente colonnello Giulio Donati hanno effettuato un sequestro di due esemplari di wallaby, una specie di marsupiale più piccolo del classico canguro, molto simile a quello che è stato ripreso in alcuni fotogrammi che circolano in rete.

La storia della coppia di wallaby sequestrati è complessa, i carabinieri forestali li hanno sequestrati all’interno di una villa di proprietà di un cittadino danese. L’uomo è stato denunciato per possesso di animali pericolosi, ma al momento del sequestro era rientrato nel paese d’origine. In Danimarca la detenzione di questo tipo di animali è consentita ed è con ogni probabilità da qui che i wallaby sono stati portati a Lucignano.

La tenuta si trova in campagna, non distante dall’invaso del Calcione, la stessa zona da cui sembrano provenire i video e la foto, oltreché tutta una serie di segnalazioni da parte di cacciatori e abitanti del posto della presenza di questi simpatici animali. Nel corso delle ultime settimane uno dei due wallaby è morto annegato nella piscina della villa, ad accorgersi del fatto è stato il custode giudiziario.

Con ogni probabilità gli avvistamenti di questo canguro vagante, si riferiscono ad altri animali che potrebbero essere stati liberati o fuggiti dal recinto della villa, alcuni giorni prima del sequestro degli altri due esemplari. Infatti resta da comprendere ancora il numero di canguri vaganti, perché dal materiale fotografico non è possibile stabilire se si tratti dello stesso esemplare.

Un canguro di confine, di certo l’animale si ritrova nel mezzo di un confine di provincia, da una parte il comune di Lucignano, dall’altra quello di Rapolano. I sindaci sono competenti sul tema degli animali vaganti, ma in questo caso al lavoro ci sono due comandi dei carabinieri forestali, quello di Arezzo e quello di Siena.

La raccomandazione ai curiosi o comunque a coloro che dovessero trovarsi tete a tete col wallaby è quello di tenere la distanza di sicurezza. L’animale pur non essendo per natura aggressivo, sentendosi in pericolo può scalciare causando lesioni importanti.