GAIA PAPI
Cronaca

La stagione dei cantieri senza fine: i 26 anni della rotatoria Fiorentina, Baldaccio in dirittura, mistero Filzi

La testimonianza di Cinzia Rossi del Comitato di via Marco Perennio: "Siamo sempre più marginalizzati". "Nel 1998 il primo progetto per sostituire l’incrocio. I negozi non ce la fanno più, il Comune si muova"

Una delle chiusure dell’incrocio tra via Fiorentina e la tangenziale cittadina

Una delle chiusure dell’incrocio tra via Fiorentina e la tangenziale cittadina

Arezzo, 4 giugno 2024 – Nell’ormai lontano 1998, con l’inaugurazione del nuovo centro commerciale Setteponti, è stata eliminata la svolta verso sinistra al semaforo di via Fiorentina con la promessa che nel breve termine sarebbe stata realizzata una rotonda.

"Ebbene, sono passati quasi 26 anni e sono stati realizzati molti interventi simili, l’ultimo a ridosso del cavalcavia della tangenziale. Proprio quest’ultimo è un intervento che sa di beffa perché invita indirettamente le auto a dirigersi verso il centro. Decisione che marginalizza sempre di più via Marco Perennio e rappresenta un’ulteriore causa di perdita di potenziali clienti. Insomma da più di 20 anni non abbiamo più l’indotto proveniente dal Casentino e da Castiglion Fibocchi", spiega Cinzia Rossi, del Comitato via Marco Perennio, titolare da 41 anni, proprio oggi l’anniversario, dell’erboristeria Il Ginepro.

Quando in città si parla di cantiere il pensiero va a quello della rotatoria di via Fiorentina, progetto che continua ad essere una spina nel fianco per Arezzo. E nel tempo titolari di negozi e residenti della zona hanno fatto sentire la loro voce.

«Come è possibile che nell’arco di tutti questi anni l’unico intervento rimasto indietro sia quello che riguarda la rotonda tra via Fiorentina e viale Don Minzoni. In questi anni abbiamo contrastato con tutte le nostre forze i cambiamenti del mercato, l’avvento delle vendite online e le difficoltà legate all’aumento dei costi. Allo stesso tempo, però, gradiremmo non essere penalizzati da precise scelte amministrative. In questi tempi cosi difficili le nostre attività rappresentano non solo un valore economico ma anche un presidio sociale e un servizio per i tanti cittadini che non possono spostarsi con la propria auto per recarsi nei grandi centri commerciali" continua Rossi.

«Ci sentiamo abbandonati, e sempre più penalizzati. I lavori sono ripresi a novembre, ci domandiamo: ma per eliminare i sottoservizi serve veramente così tanto tempo? E quindi se il progetto originario, come sembra, appare faraonico e difficilmente realizzabile, chiediamo alla Giunta di trovare una soluzione più compatibile e di metterla presto in atto perché non siamo più disposti a tollerare ritardi, risultando oltretutto penalizzati da più parti".

Mentre le polemiche non si fermano sul cantiere di via Fiorentina, sono numerosi in città quelli aperti che stanno procedendo verso la chiusura, come al Baldaccio, e altri in partenza, come quello in piazza Giotto. Mentre per la caserma dei vigili urbani in via Filzi i tempi sembrano ancora molto lunghi. Ma sarà difficile battere il record della rotatoria di via Fiorentina.