Caos al Gioco del Pozzo di Montevarchi. Silvia Chiassai. “Noi parte lesa”

Dopo la bufera che si è abbattuta sull’evento, il sindaco chiarisce la posizione dell’amministrazione.

Chiassai durante la rievocazione

Chiassai durante la rievocazione

Arezzo, 02 settembre 2024 – Dopo il caos che ha segnato la più recente edizione del Gioco del Pozzo durante le celebrazioni del Perdono di Montevarchi, il sindaco della città Silvia Chiassai Martini ha risposto ufficialmente alle polemiche sollevatesi, dando la versione dei fatti dal punto di vista dell’Amministrazione comunale. “La serata di ieri - ha commentato Chiassai - ha generato una profonda ferita nella storia del Gioco del pozzo che è l’evento più importante, simbolo di partecipazione e affezione alla nostra città. A seguito dell’increscioso evento dell’anno scorso, l’Amministrazione comunale ha intrapreso durante l’anno, su richiesta dei capitani, un percorso di concertazione con gli stessi, per arrivare ad approvare un regolamento condiviso da tutti i quattro i capitani, oltre ad averli aiutati ad individuare nuovi arbitri per gestire un gioco particolare che va conosciuto e sapientemente condotto a garanzia dei giocatori. Non ultimo giovedì scorso, l’Amministrazione ha convocato i capitani affinché si assumessero la responsabilità di condividere con le loro squadre l’importanza, a seguito di quanto accaduto l’anno scorso, del rispetto del regolamento e per tenere una condotta civile dentro e fuori il campo a tutela del futuro del gioco del pozzo stesso”.

“Purtroppo ieri sera - ha continuato - è stato evidente a tutti, che non c’è stato un atteggiamento responsabile da parte di alcuni giocatori che non hanno rispettato le regole precedentemente condivise. Ancor più grave quanto accaduto sugli spalti e a bordo campo per il lancio di una bottiglia e di un bicchiere che ha colpito due bambini, fortunatamente in maniera non grave. La commissione disciplinare, composta da tutti i soggetti, di cui all’articolo 25 del regolamento, gli arbitri, il maestro di campo e il presidente della Rievocazione storica, ha stabilito l’espulsione di due giocatori e hanno puntualizzato in maniera rigida, il rispetto di talune norme di sicurezza dando il compito al Sindaco di comunicare a inizio contesa, alle squadre, quanto deciso”. Il sindaco Chiassai Martini ha confermato che, grazie alla visione dei filmati, sono stati identificati i responsabili dei lanci di oggetti dagli spalti, i quali saranno perseguiti dalle autorità competenti.Poi il commento sulla scelta delle altre squadre di non scendere in campo. Nonostante alcune misure disciplinari adottate, tre delle quattro squadre partecipanti hanno scelto di non scendere in campo per le finali, una decisione che ha determinato la vittoria a tavolino della squadra dei Gialli. “L’Amministrazione è amareggiata, per la scelta legittima ma non condivisibile, delle tre squadre che hanno deciso di non scendere in campo. Siamo fermamente convinti che quanto accaduto richieda una profonda riflessione sul futuro del gioco del pozzo, a partire dai vertici della Rievocazione storica, riflessione che doveva già essere affrontata probabilmente l’anno scorso. Perché una tradizione così vera e sentita, deve continuare a rimanere un patrimonio dell’intera comunità”. Rispondendo alle richieste di rimborso avanzate dagli spettatori delusi, il sindaco ha chiarito che sarà l’Associazione di Rievocazione Storica a gestire la questione, essendo responsabile della vendita e dell'incasso dei biglietti.

“L’Amministrazione - ha concluso - che rappresenta tutti i Montevarchini, è parte lesa in questa vicenda, così come il resto della comunità, per aver assistito ad episodi inaccettabili sia sul campo che fuori, e per il mancato svolgimento della contesa frutto della non accettazione delle decisioni della commissione disciplinare, come avviene sempre in tutti gli sport”.