SOFIA ZUPPA
Cronaca

Caos alla farmacia dell’ospedale. Non si apre la porta d’ingresso. Un’ora e mezzo di fila sotto il sole

L’episodio al San Donato, l’ira dei clienti: "Ogni giorno c’è un problema, la situazione è grave" "La porta ha un difetto": la situazione si risolve soltanto dopo una lunga attesa e l’intervento dei tecnici.

Caos alla farmacia dell’ospedale. Non si apre la porta d’ingresso. Un’ora e mezzo di  fila sotto il sole

Caos alla farmacia dell’ospedale. Non si apre la porta d’ingresso. Un’ora e mezzo di fila sotto il sole

Ogni giorno un’odissea per chi si appresta a ritirare un farmaco alla farmacia di continuità dell’ospedale San Donato di Arezzo. Code interminabili e disagi continui. Ieri mattina, l’ennesimo. All’orario di apertura, che nel periodo estivo è alle nove di mattina, le persone già affollano l’entrata, con l’obiettivo di evitare il caldo afoso delle ore più tarde ma, incredibilmente, dall’interno gli operatori non riescono ad aprire il cancello che sbarra l’ingresso principale: è bloccato e la chiave non gira. Nessuno sa spiegarsi il motivo dato che, la sera prima, è stato regolarmente chiuso con la stessa chiave. Il cancello, montato solo qualche giorno prima, ha sempre funzionato e per giorni è stato aperto e chiuso senza problemi. Mistero.

Iniziano i lamenti dei presenti: "Basta, non se ne può più", "Ogni giorno ne accade una diversa". Morena Sisti è particolarmente arrabbiata perché è già la terza volta che tenta di accedere allo sportello: "Sono venuta già due volte, oggi sono arrivata anche prima dell’orario di apertura. La prima volta c’era una sola persona al banco - quando gli sportelli sono tre - e il servizio di conseguenza procedeva lentamente, la seconda volta c’era una fila impressionante che non intendeva diminuire. Oggi addirittura la porta guasta. Non è possibile che, con questo caldo, si debba aspettare così tanto". Adesso tutti si lamentano. Una signora molto anziana abbandona la fila.

Non è possibile nemmeno accedere ai numeri di prenotazione, poiché si trovano all’interno, così i presenti sono costretti ad arrangiarsi e a creare una fila in base all’ordine di arrivo: "Chi è l’ultimo?", riecheggia ogni cinque minuti, mentre il serpentone si allunga. Intanto, sono in due a tentare l’ardua impresa di aprire il cancello, che non intende sbloccarsi. Chi suggerisce di utilizzare lo svitol, chi di passare i farmaci dalla finestra e chi, rassegnato, si sventola con la ricetta pronta in mano. Tra la confusione generale un problema, il più grande, viene risolto: viene aperto l’ingresso interno della farmacia e la fila inizia a scorrere. Un primo sospiro di sollievo. Così gli addetti alla manutenzione possono lavorare tranquilli: "Può succedere, non è colpa di nessuno, adesso attendiamo la chiave di scorta", dicono. I minuti passano, la fila inizia a scorrere: gli sportelli sono tutti e tre coperti.

"È una situazione imbarazzante ma non è sempre così. Sarà che il personale è andato in ferie, sarà che è molto caldo, ma di solito il servizio è abbastanza efficiente", dice Patrizia Raffaelli. Alla fine, armati svitol, tentano di nuovo, invano. "La serratura ha un difetto" è la sentenza, ma ormai la fila è quasi terminata. Tra martelli, svitol, cacciaviti e tanta forza, la serratura si sblocca e il cancello si apre.