REDAZIONE AREZZO

Capitano a teatro. Armando Picchi oltre il calcio

Stasera parte la stagione del Virginian in via de’ Redi. Michele Crestacci racconta il campione dell’Inter.

Capitano a teatro. Armando Picchi oltre il calcio

La storia umana e professionale del calciatore Armando Picchi apre la stagione del teatro Virginian, piccolo gioiello di via de’ Redi, che torna ad aprire le sue porte per la programmazione ideata e organizzata dalla compagnia La Filostoccola. Già dal nome, "Non la solita minestra", la Stagione del Virginian promette un anno di spettacoli variegati, che vanno dal comico alla narrazione socialmente impegnata di compagnie provenienti da tutta Italia, con spettacoli sia per adulti che per i più piccoli. Si parte stasera alle 21 con lo spettacolo "Picchi – La storia di Armando Picchi", della compagnia mo-wan Teatro, regia di Alessandro Brucioni e con Michele Crestacci, attore livornese dalla comicità travolgente.

Lo spettacolo è uno dei ritratti di personaggi celebri livornesi che la compagnia ha scelto per raccontare lo spirito di Livorno. Attraverso una narrazione comica e intensa viene ricostruito il percorso umano e professionale del calciatore Armando Picchi. Un simbolo di serietà, fedeltà e sacrificio. Un allenatore in campo, un punto di riferimento per la squadra nello spogliatoio, un uomo forte pronto al sacrificio: un capitano. Un ritratto che passa dalle prime partite sul mare di Livorno alla indimenticabile finale di Coppa Campioni a Vienna del 1964, dal boom economico alla rivoluzione sessuale del 1968, dal tenero incontro con l’amore alla drammatica vicenda personale che lo condusse alla morte. Il calciatore e l’uomo, il capitano e il sognatore, la forza e la poesia.

Armando Picchi portò nell’Inter di Herrera e Moratti tutto lo spirito ribelle e combattivo ereditato dalla sua terra e dalla sua famiglia. Quello spirito fece il cemento fortissimo di una squadra italiana che vinse tutto al mondo, vanto della Milano Capitale emergente della società industriale. Sullo sfondo l’Italia che cambia. La tv, e il calcio che da sport collettivo si trasforma in un feroce business e in un simbolo dell’evoluzione della società odierna. "Riaprire il teatro per una nuova stagione teatrale è sempre una grande felicità" dicea Daniele Marmi, direttore artistico.

A.B.