La Fiera quando cade cade: e a gennaio il calendario indica un weekend di quelli "pepati", il primo e il 2 gennaio. Tra i fumi della notte di San Silvestro. Nell’occasione i banchi non potranno essere montati dal venerdì sera e questo, vedrete, non farà felici tutti: ma in compenso la Fondazione lancia agli espositori la politica del sorriso. Una colazione imbandita per loro nel chiostro della biblioteca. I mercatini tirolesi saranno chiusi ma gli organizzatori scommettono sull’edizione: rafforzando gli eventi del Prato con attrazioni itineranti, compreso il teatro di figure spinto fino ai banchi.
Intanto a dicembre in piazza Grande resteranno solo una fila di banchi in via Vasari e qualcosa sotto le Logge: ma ognuno sa già la nuova posizione, da sabato la città incrocia tirolesi e Città del Natale e va a caccia di record. Tempo permettendo molto ma molto probabili. Il presidente della Fondazione, e assessore, Simone Chierici ha intanto annunciato il prolungamento di voucher per alberghi e acquiisti e lanciato il nuovo sito della Fiera. Curato dall’agenzia Doc di Bolzano (ormai la nostra terra di vocazione..) e molto elegante: dalla linea fotografica ai video. E in prospettiva utile.
Si muove su due direzioni: clienti ed espositori. Pronto a farli interagire anche con ricerche tematiche e una mappa di tutti i banchi. Un viaggio nella storia dell’evento e nel suo presente: più squarci di futuro, fornendo indicazioni a chi volesse esporre i propri gioielli. I nuovi espositori non arrivano con il sito, sia chiaro: per quello ci vuole un bando, direzione nella quale la Fondazione si sta muovendo. E c’è anche in vista un grande spazio agli antiquari in sede fissa, da una pubblicazione alle "pagine" del sito. L’idea? Devi affacciarti sullo schermo da tutto il mondo e scoprire che la Fiera è una cosa seria. Lo è da sempre: la scommessa è di farlo capire.