Alberto Pierini
Cronaca

Capodanno, la festa è qui: la notte di piazza Grande, ore di musica e blocchi agli accessi

Metal detector per filtrare il pubblico, accessi sospesi a quota 4000, entrata obbligata da via Vasari. Clou Frankie Hi-Nrg. Eventi anche a Terranuova, Cortona e Sansepolcro

La festa di Capodanno in Piazza Grande (Fornasari)

Arezzo, 31 dicembre 2019 - Il «signor G» folleggia in piazza, anche se in bicchieri rigorosamente di plastica. Il «signor G» resta fuori dalla piazza, perché davanti ha altre 4000 persone che gli prendono il posto. Il Capodanno è come la vita, sorrisi e musi lunghi si incrociano in eterno. E non può essere da meno il Capodanno aretino, che respira a pieni polmoni lassù, nella città alta dei record.

Il villaggio tirolese è già tornato nei magazzini ma già troneggia il palcoscenico. Il palcoscenico della Woodworm, l’etichetta che ha griffato il 2019 con la sua presenza in massa a Sanremo. E’ la notte della grande festa, la notte che dopo 5 anni restituisce l’ombelico del mondo a piazza Grande. Un colpo d’occhio straordinario, che accompagna qualsiasi evento intorno al mattonato: arricchito dai giochi di luce ereditati dalla Città di Natale e che uniti ai riflettori, alla musica, ai colori della festa ne faranno un pianeta unico.

Staccato da terra ma rigorosamente piantato in terra sulle misure di sicurezza. Naturalmente drastiche. La più eclatante è il tetto a quattromila: il contapersone a ogni passaggio marca, o in entrata o in uscita. Oltre quel tetto non si va. I saggi assicurano che rimarremo sotto: perché il «club» è largo ma non troppo, perché la gente viene, esce e magari poi torna. Ma intanto il limite c’è.

Condito da un metal detector che ci radiografa in tempo reale. Non solo armi, ci mancherebbe, ma anche botti, petardi o semplici ombrelli, sempre che siano a punta. Accesso obbligato da via Vasari, uscita più o meno da dove volete. Con i vicoli «sensibili» bloccati da auto di servizio sul posto. E poi i controlli serrati: 30 steward ma anche mobilitazione delle forze dell’ordine, municipale in testa. E’ il prezzo della festa in piazza, il prezzo della festa in piazza Grande.

Lì, a ridosso dei tetti, escludendo categoricamente perfino le lanterne di fuoco. E che vive nel tandem tra il palcoscenico e i locali. Alcuni avvertiti all’ultimo tuffo che avrebbero dovuto fare a meno almeno all’aperto di posate, piatti e bicchieri classici: e che stanno tentando di attrezzarsi con alternative dignitose. E un palcoscenico che dalle 20 accende la musica.

Prima più tradizionale, poi anni ’70, quindi il karaoke firmato Scatragli per il benvenuto alla mezzanotte. E infine il big più atteso, Frankie Hi-Nrg: non è più un ragazzino ma è sempre uno che dà ritmo alla festa. Sarà qui dl pomeriggio per le prove, farà squadra con gli altri nella cena di Fraternita e poi alla mezzanotte, prima di prendersi la scena, alternandosi con gli Ivreatronic, che ci accompagneranno fino alle 2.

Un orario scandito dal «timer» dietro il palcoscenico. Un po’ per non bucare la mezzanotte e un po’ per non «bucare» l’ultimatum a luci e soni. Lì e nelle altre piazze coraggiose che ancora sposano la linea delle feste in piazza. Cortona, Sansepolcro, Terranuova: gli ultimi presidi di un Capodanno forse nazionalpopolare, di sicuro blindato ma gratis. Offre il 2020: forse per l’ultima volta.