REDAZIONE AREZZO

Carabinieri: ci sono 7 donne su 9 nuovi arrivi

Il comandante della compagnia Antonio De Santis: "Un valore aggiunto su tutti i fronti". Così la distribuzione nelle varie stazioni

Il comandante della compagnia Antonio De Santis: "Un valore aggiunto su tutti i fronti". Così la distribuzione nelle varie stazioni

Il comandante della compagnia Antonio De Santis: "Un valore aggiunto su tutti i fronti". Così la distribuzione nelle varie stazioni

CORTONA

Sale la quota rosa dei carabinieri assegnati alle stazioni del Comando Provinciale. Nella Compagnia di Cortona, ben 7 nuovi arrivi sui 9 accolti dal Capitano Antonio De Santis, sono donne.

Un numero cospicuo tra quello dei 32 nuovi ingressi complessivi nel corpo provinciale dell’Arma, che da pochi giorni conta 15 donne in più già operative sul territorio per rafforzare il dispositivo di controllo e presidio a partire dalle stazioni della provincia.

Un dato positivo che il Capitano Se Santis commenta con soddisfazione: "Intensifichiamo così la nostra proiezione esterna, offrendo un’attività più incisiva di prevenzione". Gli ingressi a maggioranza femminile nella Compagnia, rappresentano per il Capitano un valore aggiunto. "Ci permettono di operare con maggiore empatia verso i cittadini, soprattutto per ciò che attiene le fattispecie di reato attinenti alla violenza di genere. Allo stesso modo, per la polizia giudiziaria e nei servizi sotto copertura di osservazione, controllo e pedinamento".

I nuovi arrivi, tutti giovanissimi tra i 20 e i 24 anni, arrivano da tutta Italia dopo un periodo di addestramento e preparazione nelle scuole dell’Arma di Velletri, Campobasso, Taranto, Iglesias e Reggio Calabria. Come sono ricollocati sul territorio? "Per quanto riguarda le donne- continua il Capitano De Santis-, abbiamo un nuovo ingresso a Terontola, uno a Castiglion fiorentino, uno a Lucignano, due a Foiano della Chiana, e due a Monte San Savino. Gli uomini invece sono collocati uno a Cortona e uno a Mercatale".

Tutti al primo incarico, sono entusiasti e determinati a fare un buon lavoro e, nello specifico, a portare avanti il percorso intrapreso già dal periodo di formazione, durante la quale hanno frequentato uno specifico modulo didattico sulle tecniche di comunicazione e tutela dei soggetti vulnerabili.

Un bagaglio formativo che si potrebbe rivelare utile nella delicata fase di primo contatto e ricezione di denuncia da parte di vittime di violenza di genere. Un fenomeno che tiene piede sul territorio aretino come su quello nazionale.

Nuovi ingressi preziosi su tutti i fronti, a partire da quello di presidio del territorio: "In termini operativi significa esprimere almeno quattro servizi perlustrativi in più al giorno, che si aggiungono ai circa 12 servizi esterni quotidiani già garantiti". Tra le priorità, c’è poi il contrasto ai reati nei confronti degli anziani e a furti e rapine ai danni del

comparto orafo.

Serena Convertino