I medici attratti dal privato, l’ Asl: “Mancano oculisti dermatologi e ortopedici”

Alcuni professionisti scappano dalla sanità pubblica scegliendo condizioni di lavoro migliori, questo causa liste di attesa lunghe e costi alti per le cure

MEDICI-GETTONISTI

Medici in ospedale

Arezzo, 20 settembre 2024 – Dermatologi, oculisti, ortopedici e radiologici. Profili rari nella sanità pubblica aretina. E la spiegazione è semplice: sono più attratti dal privato. Scelta legittima il problema sono però le ripercussioni sul sistema sanitario in generale. Per essere visitati da questi professionisti tramite il Cup, quindi quando c’è una prescrizione del nostro medico di base, le liste di attesa sono spesso lunghe, specie quando la si richiede in una delle quattro vallate. D’altra parte, se non c’è urgenza e si vuole accelerare i tempi, la soluzione è altrettanto semplice: pagare. Ma le visite costano almeno 100 euro, su per giù.

Non è una novità e anche l’azienda ne ha a conoscenza e ammette il problema. “Se c’è un problema, soprattutto nelle zone periferiche, è che certe professioni sono più attratte dal privato come gli ortopedici, i dermatologi, i radiologi e gli oculisti”, ci aveva spiegato nell’intervista di ieri su La Nazione la direttrice amministrativa dell’Asl Antonella Valeri. Il motivo? Condizioni spesso migliori e retribuzioni più sostanziose.

Non c’è da fare allarmismo perché quando un esame o una visita da questi professionisti è richiesta con un codice di urgenza tutto viene erogato entro i tempi stabiliti. Se però si vuole fare un controllo o approfondire un problema non giudicato impellente allora le cose cambiano. Nella zona aretina per una visita dermatologica servono più di cinque mesi se il codice di urgenza è differibile che diventano sette se si richiede in Casentino o quattro in Valdarno. E ricordiamo che il codice D (differibile) consente una deadline di massimo 15/30 giorni per erogare la prestazione. Tempi più che sforati. Per L’ortopedia la situazione è migliore in linea generale ma i tempi non sono comunque rispettati: c’è comunque da aspettare un mese prima di essere visitati. E nelle zone periferiche della provincia ancora peggio: più di tre mesi in Casentino e oltre due mesi in Valtiberina.

Ma come detto se non si vuole aspettare la soluzione è semplicissima. Pagare. E qui ci sono due soluzioni. Una è dentro l’ospedale e per l’appunto si chiama intramoenia. Si tratta dei medici dell’ospedale che effettuano visite come liberi professionisti, posando cioè il camice da medici della sanità pubblica. E la differenza sta nell’esborso di denaro. Per una visita oculistica servono almeno 80 euro, per un dermatologo anche 150 euro, un centinaio invece per un ortopedico. Ovviamente i prezzi cambiano da professionista a professionista, non tutti si fanno pagare allo stesso modo. Così funziona nel mondo privato vero e proprio. Basta fare una googolata e si vedono le tariffe dei professionisti: 120 o 150 euro per un ortopedico, se tutto va bene 100; 100 o 120 euro per un dermatologo; 80, 90 o 100 per un oculista e ancora. La cifra cambia da struttura a struttura, da medico a medico, quel che è certo è che la salute è un diritto ma se non si hanno disponibilità lo è un po’ di meno.

Luca Amodio