Arezzo, 5 febbraio 2019 - Ha suonato al campanello ma nessuno gli ha aperto: e dalla finestra hanno spiegato che la riunione della commissione era saltata che non potevano aprire. E l'ennesima puntata del giallo Festari si regala un'altra pagina a sorpresa.
Doveva essere il giorno nel quale insediare la commissione che dovrà fissare il prezzo di indennizzo alla famiglia. Ma l'esperto super partes scelto dal giudice Antonio Picardi, il grande critico Philippe Daverio, non si è presentato.
Il perito di parte della famiglia, il professor Renato Saggiori, ha suonato insieme ai Festari e al loro avvocato Cosulich ha suonato al campanello ma la porta non si è aperta. Da qui la protesta.
"Daverio - spiega lo stesso Cosulich - non ha minimamente comunicato prima la sua assenza. E al nostro esperto comunque di altissimo livello non è stata data la possibilità di portare avanti il lavoro".
E il perito della soprintendenza? "Ha comunicato di aver già compiuto la sua analisi e averla comunicata per scritto". Dunque un solo esperto alla porta e il caso che continua a montare. Fino all'ultimno atto. "Stiamo andando dai carabinieri per denunciare cosa sia successo" conferma Cosulich
Qual è il giusto prezzo di indennizzo che lo stato deve versare ai fratelli Festari che le carte le hanno ereditate? Ecco la domanda che continua a rimanere senza risposta. Il milione e mezzo di cui parla il decreto di esproprio è una cifra che i fratelli non vogliono neppure ascoltare, venendo dalla super offerta di 150 milioni che tra il 2009n e il 2010 era stata lanciata dall’oligarca russo Vassily Stepanov.