di Simona Santi Laurini
Rischia di diventare un’estate rovente più delle temperature climatiche quella che sta vivendo la Valdichiana sotto il profilo sanitario. Dopo un incontro di presentazione sulla trasformazione della Casa della Salute castiglionese in Casa di Comunità con tanto di finanziamento del Pnrr di 1.488.780 euro, i riflettori sono tutti puntati su questa struttura, nata nel 2009 sulle ceneri del precedente ospedale. Un modello innovativo di sanità territoriale, tra i primi a sorgere in Italia, grazie all’intuizione di un ex Assessore regionale alla sanità, il castiglionese Bruno Benigni. "Il finanziamento servirà per eseguire un intervento strutturale non più procrastinabile, che metterà in sicurezza l’edificio dal punto di vista statico – interviene così nel dibattito il primo cittadino castiglionese Mario Agnelli – è il frutto di una concertazione, un percorso condiviso e approvato dalla Conferenza integrata dei Sindaci della Valdichiana aretina, con il placet di tutti i primi cittadini, insieme alla direzione della Asl, senza spaccati ideologici".
Queste carenze strutturali, peraltro, sarebbero state all’origine dello sfratto intimato anni fa alle associazioni castiglionesi, un tempo ospitate al terzo piano della Casa della Salute. In più, per la struttura di via Madonna del Rivaio rimane ancora aperta la questione parcheggi. "L’azienda sanitaria dovrà necessariamente intervenire con soluzioni per favorire l’accesso. Nei momenti di massima affluenza, l’area adibita a parcheggio non è sufficiente" aggiunge il sindaco, che commenta anche il recente incontro alla sede del Pd locale. "Legittimamente, è stata portata avanti un’iniziativa, alla quale sono stato invitato come uditore – spiega Agnelli – ma starei un pochino più attento a non far passare la sanità come un tema tutto appannaggio di un’area politica, rappresentata da vertici regionali e aziendali che peraltro, anche se annunciati, non tutti hanno partecipato. La sanità per me non dovrebbe avere colore politico".
All’incontro castiglionese dei giorni scorsi – che ha visto volare stracci tra la Lega Valdichiana e il Pd castiglionese sull’opportunità che le cariche istituzionali partecipino ad iniziative di partito – erano attesi anche il Governatore toscano Eugenio Giani e il direttore generale Asl Toscana Sud Est Antonio D’Urso. Il primo è stato rappresentato dall’assessore regionale alla salute Simone Bezzini, oltre ai consiglieri regionali del territorio, Vincenzo Ceccarelli e Lucia De Robertis, mentre per l’azienda era presente il direttore sanitario Simona Dei.
Ma sull’agenda estiva, oltre alla nascita della Casa di Comunità, rientrano anche i temi legati all’ospedale della Fratta che "con fatica – sostiene il primo cittadino – cerca un rilancio dopo il ruolo avuto nel periodo Covid, ma dal quale arrivano segnali allarmanti di disagio che fanno intendere anche la mancanza di strumenti e dotazioni sanitarie indispensabili. In più, come avviene notoriamente nei periodi estivi, tra ferie e flussi turistici, anche la carenza di personale si ripercuote nel servizio di emergenza urgenza e nel pronto soccorso". Per il mese di luglio, infatti, una delle due auto mediche a servizio della Valdichiana aretina sarebbe divenuta un’infermierizzata, mentre quella medica rimasta non avrebbe il dottore a bordo nelle ore diurne.