LUCIA BIGOZZI
Cronaca

La Lego dice addio a San Francesco, si fa strada l’ipotesi della Fortezza

La rivelazione di queste settimane perde la sua "casa". Serve un’alternativa allo stesso livello La rocca, uno dei punti deboli del 2023, potrebbe accogliere anche la dimora di Santa Claus

Casa Lego ad Arezzo

Casa Lego ad Arezzo

Arezzo, 30 dicembre 2023 – Il Risiko è già partito. Obiettivo 2024: anno felix e comunque straordinario per l’incrocio tra i grandi eventi dedicati a Giorgio Vasari e la Città del Natale. In quest’ottica, si lavora per armonizzare due appuntamenti di rilievo nazionale, con l’anno vasariano ad accendere un nuovo faro sulla città. Lavoro di squadra, come si conviene per ottimizzare i risultati, tra Fondazioni Intour e Guido Monaco (motore delle celebrazioni vasariane) e Confcommecio che in questi anni, ha trasformato Piazza Grande e Piazza San Francesco in uno dei "polmoni" vitali della Città del Natale. Casa della Lego e Casa di Babbo Natale anche quest’anno si confermano tra le attrazioni di punta, in cima ai numeri delle prenotazioni da tutt’Italia e plasticamente raffigurate nelle code no stop nelle due piazze del Natale. Un muro di gente che riverbera il suo impatto anche sull’intera rete museale: dagli affreschi di Piero, gettonatissimi, alle altre gallerie e in particolare Casa Vasari che ha registrato un boom di ingressi.

Il 2024, dunque, sarà l’anno del doppio incrocio, occasione unica per la città e per mettere a punto un piano di azione coordinato che diffonda a raggera i benefici su tutti i settori coinvolti. Perché l’operazione che la "squadra" istituzionale dovrà centrare, si snoda su due piani, quello commerciale tra attrazioni e negozi, e quello culturale con il livello delle tante iniziative costruite - in città e in provincia - attorno alle celebrazioni vasariane, il cui fulcro sarà la grande mostra dei capolavori del maestro del Rinascimento, nella Galleria d’arte contemporanea. Ed è proprio questo il nodo su cui sciogliere il filo: se le sale della Galleria accoglieranno le opere di Vasari, la Casa delle Lego dovrà "traslocare".

Dove? È l’interrogativo sul tavolo di lavoro da qui ai prossimi mesi. L’obiettivo è armonizzare, valorizzando i due grandi eventi che cammineranno insieme tra l’autunno e la fine del 2024. L’imperativo condiviso è evitare di "tagliare" una gamba alla Città del Natale. Con il rischio, sempre dietro l’angolo, che un format dal successo garantito, possa far gola alle "consorelle" toscane: Firenze in Santa Croce e Siena in Piazza del Campo, giusto per citarne due. Le ipotesi allo studio stanno prendendo forma, e gli strateghi di Confcommercio hanno già dispegato la mappa della città, tenendo presenti alcuni elementi di fondo: la Città del Natale si caratterizza nella parte alta del centro e le due attrazioni di punta - Casa di Babbo Natale e Casa della Lego - oggi a pochi passi l’una dall’altra, farebbero fatica a viaggiare in location troppo distanti. Non solo: nell’attuale sede la Casa di Babbo Natale fa fatica ad accogliere le decine di migliaia di persone che la vogliono visitare e potrebbe, pure lei, essere rilanciata in Fortezza.

D’altro canto, nei piani del Comune, come annunciato dal sindaco Alessandro Ghinelli nella conferenza stampa di fine anno, c’è l’ampliamento dei confini della Città del Natale, ad esempio coinvolgendo in maniera più incisiva la parte bassa del centro e venendo incontro alle richieste dei commercianti. In tutto questo, si incastra il tema della nuova sede per la Casa dei mattoncini. E nel ventaglio delle opzioni, potrebbe rientrare anche la Fortezza. Che quest’anno è apparsa come l’anello debole dell’intero percorso (pure per il prezzo del biglietto di ingresso, rispetto all’offerta delle attrazioni all’interno).

Una soluzione possibile su cui lavorare che da un lato consentirebbe di valorizzare appieno la cittadella al Prato dove la Fondazione Intour ha saputo calamitare migliaia di persone tra le casette degli artigiani, la ruota panoramica, la pista di ghiaccio e il Bosco incantato (molto apprezzato dai visitatori); dall’altro di individuare una sede consona per l’attrazione che continua a chiamare famiglie e appassionati da nord a sud. Tutti in fila per un mattoncino.