Caso Agorà, "Condannate Vasai". Provincia: il pm e l’ex presidente. Ma lui non molla: "Sono innocente"

La vicenda alla svolta, sentenza nella prossima udienza. Parte civile: provvisionale di 100 mila euro". Per l’uomo politico e Corsetti chiesti due anni. Avvocati all’attacco: "Nessuna azione concreta".

Caso Agorà, "Condannate Vasai". Provincia: il pm e l’ex presidente. Ma lui non molla: "Sono innocente"

Nuova udienza. nel processo ex Agorà che si avvia a sentenza

Due anni e due anni e due mesi. Sono queste le condanne chieste dalla Pm Francesca Eva per Roberto Vasai (nella foto in alto) e Alessandro Corsetti. L’ex presidente della provincia di Arezzo e il commercialista di Bibbiena sono accusati di associazione a delinquere finalizzata alla frode. Martedì prossimo arriverà la sentenza per il procedimento sull’ex Agorà.

Intanto ieri è stato il giorno deldella Pm Eva che ha ripercorso l’intera vicenda nella sua requisitoria culminata con le richieste di condanna per i due imputati per aver sistematicamente - sostiene l’accusa - frodato il fisco: due anni per Vasai e due anni e due mesi per Corsetti. L’ex amministratore ieri non era presenta alla Vela, dove si è svolta l’udienza, a differenza delle volte passate. L’accusa è partita dallo scoppio del caso, citando anche le intercettazioni che erano state portate in aula anche nelle scorse udienze. Tra queste, gli spezzoni in cui l’ex presidente parla di "intrallazzi". E poi c’è stata la richiesta della parte civile: l’attuale Reses rappresentata dall’avvocato Corrado Brilli ha chiesto una provvisionale di 100mila euro. Si tratta di una somma di denaro che in caso di condanno dovrà essere liquidata subito dopo la sentenza in primo grado. Quindi la parola ai difensori. L’udienza è durata fino al pomeriggio. I legali di Vasai e Corsetti hanno cercato di smontare le accuse e di sottoporre alla Corte l’estraneità dei loro assistiti. Due difese autonome che però sono culminate nella stessa richiesta: l’assoluzione. Gli avvocati di Vasai, Luca Fanfani e Michele Bencini, hanno sostenuto la mancanza di azioni concrete rispetto agli aspetti amministrativi e fiscali eseguiti da Vasai. Per questo hanno richiesto l’assunzione. Idem hanno fatto Luca Galli e Francesca Arcangioli, i legali del commercialista di Bibbiena.

La vicenda dell’Ex Agorà inizia nel 2019 quando la guardia di finanza eseguì tre arresti nei confronti dei vertici della società. Secondo gli investigatori, sarebbero state costituite e poi fallite 10 cooperative: un meccanismo che avrebbe permesso di evadere 26 milioni. All’udienza preliminare del gennaio 2023 al banco degli imputati c’erano 6 persone: anche Daniele Mazzetti e Letizia Beoni che hanno già patteggiato una pena di un anno e sei mesi e un anno. Adesso il caso attende l’ultimo atto: martedì prossimo la sentenza che verrà pronunciata dal collegio giudicante presieduto da Anna Maria Loprete.

L.A.