MARCO CORSI
Cronaca

Cassa integrazione Covid: Bekaert prolunga

I rappresentanti dell’azienda hanno informato la Fiom Cgil rispetto all’intenzione di avviare ulteriori nove settimane. "Notizia positiva".

di Marco Corsi

"In questi giorni siamo stati contattati dai rappresentanti della Bekaert che ci hanno preannunciato la loro intenzione di usufruire della cassa integrazione Covid prevista per il decreto agosto che come Fiom avevamo richiesto assieme alle altre organizzazioni sindacali durante l’ultimo incontro. Ulteriori 9 settimane, portano la scadenza della cigs nei primi giorni del 2021". Lo ha annunciato il segretario provinciale di Firenze della Fiom Cgil Daniele Calosi, che ha parlato di notizia positiva "in quanto consente di lavorare alacremente per trovare una soluzione di reindustrializzazione per tutti i 180 lavoratori ancora attualmente in Cigs, attraverso i piani industriali presentati al Governo di Trafilerie Meridionali e di Steelcoop Valdarno".

Calosi si è detto convinto che sia ancora possibile salvare il sito produttivo e i posti di lavoro. L’ultimo tavolo tecnico sul futuro dello stabilimento valdarnese risale ai primi di agosto. In quell’occasione la stessa Fiom definì positivo l’incontro, che si svolse in videoconferenza. Calosi parò di uno spiraglio sulla possibile reindustrializzazione del sito ex Bekaert di Figline Valdarno. Presenti tre piani industriali: Trafilerie Meridionali, tornato alla ribalta dopo qualche tempo, un grande soggetto industriale internazionale nel settore dell’acciaio, di cui non si conosce il nome, e il piano industriale di Steelcoop Valdarno. Calosi ha chiesto che chiunque beneficerà di finanziamenti pubblici tesi alla reindustrializzazione dovrà garantire anche una risposta occupazionale piena per tutti i 178 lavoratori.

La Fiom Cgil ha poi chiesto alle altre organizzazioni sindacali di incontrarsi, assieme alle istituzioni locali, entro la prima settimana di settembre, per verificare l’andamento del cronoprogramma che il Governo ha dato per la prima volta dall’inizio della vertenza. "Dopo 773 giorni di lotta determinata dei lavoratori della Bekaert – ha concluso Calosi – per la prima volta possiamo vedere una flebile luce in fondo al tunnel. Compito di tutti, adesso, a partire dalla politica, è quello di supportare con determinazione la fase di possibile rilancio dello stabilimento per dare ai lavoratori, alle loro famiglie e alla comunità quelle risposte che questa lotta ha dimostrato di meritare".

Sono passati più di due anni da quel drammatico 22 giugno del 2018, quando si aprì la vertenza della Bekaert di Figline. Da un giorno all’altro la multinazionale belga annunciò che sarebbero stati licenziati i 318 i lavoratori e che sarebbe cessata nell’arco di due mesi l’attività dello stabilimento. La Bekaert aveva deciso di delocalizzare in Romania. Due anni di lotte da parte dei lavoratori. Lotte che hanno portato alla concessione della cassa Integrazione straordinaria per cessazione, cancellata tempo prima dal jobs act. Provvedimento che è stato prorogato ulteriormente a causa del Covid-19.