REDAZIONE AREZZO

Cassa integrazione in netto calo, ma c'è l'incertezza sui consumi

Nei dati Inps a ottobre le ore sono scese a 5500 contro le 58 mila di settembre

INCERTEZZA Le operaie della Cantarelli, anche loro in cassa integrazione e con poche certezze per il futuro

Arezzo, 13 dicembre 2015 - La cassa integrazione cala, anzi crolla, soprattutto quella ordinaria e quella in deroga. È quanto emerge consultando le banche dati dell’Inps che evidenziano come ad ottobre le ore di cassa integrazione ordinaria siano calate a 5500 dalle 58 mila del mese precedente. Anche quella straordinaria scende a 59 mila ore, in questo caso per il confronto è disponibile il dato di agosto che segnalava un totale di 74 mila ore erogate. Infine, anche la cassa in deroga scende dalle 166 mila ore di settembre a 47 mila. Fin qui la fredda cronaca.

Se il dato sia positivo o negativo, è una questione di scuole di pensiero. Da un lato un numero minore di ore di «cassa» erogate vuol dire che la quantità di lavoro è stata più elevata, in particolare guardando il dato della cassa integrazione strordinaria, quella alla quale fanno ricorso le aziende che sono in crisi. Dall’altro lato, i conti devono tener presente anche altre variabili. Ad esempio, è noto gli ammortizzatori sociali, a un certo punto, finiscono e quindi la minor erogazione non dipende da una richiesta diminuita. Come pure, c’è considerare anche che ci sono realtà che non hanno più riaperto i battenti, pertanto ciò che non è ammortizzatore sociale si è trasformato direttamente in disoccupazione.

Di sicuro il quadro che emerge è che l’economia aretina è ancora in chiaroscuro e ancora sarà da valutare l’impatto che avrà sul tessuto produttivo aretino la questione del decreto «salvabanche». Facile immaginare che i tanti aretini che si sono visti azzerare i risparmi di una vita adesso non siano tanto propensi a spendere, nemmeno per il Natale, festività sulla quale puntava il settore commerciale. Ormai dai sindacati a Confindustria, tutti hanno ribadito più volte che finché non ripartiranno i consumi interni la crisi non potrà dirsi superata. Resterà da vedere cosa accadrà nelle prossime settimane, se l’atmosfera natalizia porterà un po’ di pace a questa provincia colpita duramente, prima dalla crisi e poi dal caso Banca Etruria.