LUCIA BIGOZZI
Cronaca

Cassa integrazione, si continua. I contributi rimasti nel cassetto. Nisini: "Saranno prolungati"

Aziende in difficoltà per anticipare i soldi, si cercano soluzioni ed estensioni di utilizzo. Faccia a faccia romano con il sottosegretario Durigon per sostenere imprese e lavoratori.

Il sottosegretario Durigon con Nisini, Chiassai e le associazioni di categoria

Il sottosegretario Durigon con Nisini, Chiassai e le associazioni di categoria

Allungare la cassa integrazione, rivedere la soglia dei quindici dipendenti per ampliare la platea di lavoratori che possono contare sugli ammortizzatori sociali. Nell’annus horribilis della moda per il distretto aretino e non solo (dalla Toscana al resto d’Italia) lungo l’asse Roma-Firenze-Arezzo si cerca di cucire "l’abito giusto" su misura. Iniziative ad hoc per sostenere le aziende in un momento complesso che proseguirà, secondo gli analisti, anche per buona parte dell’anno appena iniziato. A Roma, sul tavolo nazionale, la parlamentare della Lega Tiziana Nisini ha portato il dossier del distretto moda aretino. Al suo fianco il sindaco di Montevarchi Silvia Chiassai "portavoce" istituzionale degli imprenditori valdarnesi che, seppure a fatica, resistono. Un dossier che il sottosegretario al Lavoro Claudio Durigon conosce bene perchè su iniziativa di Nisini e Chiassai si è già confrontato con le associazioni di categoria assicurando l’attenzione del governo.

"Il nuovo tavolo di confronto sul comparto Moda, che ho promosso insieme con il sindaco Silvia Chiassai Martini, è stato l’occasione per discutere le strategie a breve termine per gestire la crisi di un settore chiave per l’economia del nostro paese e che, secondo le stime, potrebbe investire il comparto anche per il 2025. Si tratta di un tema delicato, che abbiamo affrontato insieme con il sottosegretario Claudio Durigon, da sempre interlocutore attivo e sensibile alle istanze che provengono dal comparto e dalle categorie moda aretine".

Il focus ha riguardato "le principali criticità che impattano l’intera filiera produttiva, dal packaging alla distribuzione". Ma l’attenzione si è concentrata in particolare sul tema della cassa integrazione in deroga, "già concessa fino alla fine del 2024 e per il primo mese del 2025: lo stanziamento è stato di 100 milioni di euro per le aziende con meno di quindici dipendenti, ma ad oggi risultano utilizzati solo 2,9 milioni di queste risorse". Una delle difficoltà segnalate dagli imprenditori è l’anticipo della cassa ai lavoratori: ci sono imprenditori che proprio per le difficoltà del momento non sono in grado di anticipare le risorse previste. La conseguenza è che in molti casi rinunciano. Come fare per riaprire l’accesso al plafond di risorse? Nisini spiega l’esito del confronto romano: "Abbiamo valutato l’utilizzo, in tutto o in parte, degli avanzi di questo stanziamento per prolungare la durata della cig, oltre alla revisione della soglia dei 15 dipendenti per estendere la platea di lavoratori che possono beneficiare degli ammortizzatori sociali. L’industria della moda è un settore strategico per l’Italia e per il nostro territorio, e il Governo è impegnato a individuare soluzioni concrete per sostenere le aziende e i lavoratori colpiti dalla crisi. Continueremo a lavorare affinché le risorse disponibili vengano utilizzate in modo efficace e vengano adottate misure adeguate per il futuro dell’intero comparto". Al tavolo romano erano presenti anche i rappresentanti di Confcommercio Federmoda, Cna, Confapi, Confartigianato, Confesercenti e Confindustria. Da Roma a Firenze: in Regione il governatore Giani ha aperto un tavolo permanente sulla crisi del settore moda e un nuovo incontro è fissato per il 14. È una corsa a ostacoli, e gli ostacoli sono i fattori internazionali che provocano la contrazione dei consumi e il ralentamento dei mercati. E il fattore tempo conta.