
In scena lo spettacolo che chiude la stagione. Stasera sostituisce Pluto de "I sacchi di sabbia".
Sarà il duo toscano formato da Maria Cassi e Leonardo Brizzi a chiudere la stagione teatrale del Teatro Verdi di Monte San Savino. Questa sera, con inizio alle ore 21:15, il sipario del Verdi si aprirà su "La solita zuppa", una produzione Catalyst con la regia di Riccardo Rombi, uno spettacolo tratto dai testi di Luciano Bianciardi, scrittore dall’ironia sempre pungente e lo sguardo lucido sul mondo e sul futuro. Un po’ come il frizzante e apprezzato duo che lo metterà in scena. L’evento, a cura di Comune di Monte San Savino, Fondazione Toscana Spettacolo onlus, Officine della Cultura e A.S. Monteservizi, sostituirà il previsto "Pluto" de I Sacchi di Sabbia.
Ne "La solita zuppa" Maria Cassi e il musicista Leonardo Brizzi, con la loro straordinaria capacità di leggere l’umano in chiave surreale, ricorderanno Bianciardi con un sogno che ne contiene altri, flash che come in un viaggio onirico emergono da una nebbia esistenziale, vivida, lasciando allo spettatore, come a volte accade dopo il risveglio, per un breve attimo, il dubbio che l’esperienza vissuta sia stata reale e meno. E, nello stesso tempo, guideranno gli spettatori attraverso quel sogno, che come un treno è fatto di vagoni, divisi in scompartimenti, che contengono posti nei quali, più o meno consapevolmente, siamo seduti.
Il titolo è tratto dalla raccolta "La solita zuppa e altre storie" e in particolare dal racconto "Quello strano viaggio (storia quasi metafisica)", che negli anni Sessanta, quando uscì il libro, fu incriminato e motivo di processo. Protagonista della novella una Milano dove il tabù non è il sesso, bensì il cibo. Info e prevendite presso: Monte San Savino, Ufficio Cultura – Palazzo Galletti, tel. 0575 8177272, Arezzo, Officine della Cultura – via Trasimeno 16, tel. 0575 27961. Prevendita online su Ticketone. Info teatri Officine della Cultura tel. 338 8431111. Biglietteria il giorno di spettacolo presso il Teatro, apertura un’ora prima della rappresentazione. Ulteriori informazioni: www.officinedellacultura.org – www.toscanaspettacolo.it.