Castiglion Fiorentino (Arezzo), 2 marzo 2025 – Si è tenuta oggi a Castiglion Fiorentino la cerimonia di commemorazione in onore di Emanuele Petri, sovrintendente capo della Polizia di Stato ucciso il 2 marzo 2003 per mano delle Brigate Rossse sul treno interregionale 2304 che collegava Roma e Firenze.
La tragica vicenda si consumò tra le località di Camucia e Castiglion Fiorentino durante un controllo di routine effettuato dalla polizia ferroviaria: la sparatoria vide protagonisti Mario Galesi e Nadia Lioce, esponenti delle cosiddette Nuove Brigate Rosse. Galesi perse la vita nello scontro. Alle ore 11, le autorità si sono radunate in Piazza Emanuele Petri, nei pressi della stazione dove il treno si fermò, per posare una corona di alloro in memoria del sovrintendente. "Coraggioso e buono sono le parole che più spesso vengono associate a Emanuele Petri", hanno affermato le autorità presenti, riconoscendolo come "un moderno eroe di pace, un uomo in divisa che ha difeso con fierezza la patria e i suoi valori".
Tra le figure politiche e istituzionali partecipanti la cerimonia, comparivano il prefetto Clemente di Nuzzo, il questore Maria Luisa Di Lorenzo, l'onorevole Tiziana Nisini e il sindaco di Castiglion Fiorentino, Mario Agnelli. Il prefetto, richiamando le parole del Presidente della Repubblica Sergio Mattarella, ha sottolineato l'importanza del sacrificio di Petri, evidenziando come "l'eredità che ci ha lasciato non sia stata vana. Poco si parla dei servitori dello Stato, ma sono loro a costruire un ricco patrimonio di memoria che funge da esempio per tutte le future generazioni. Ogni giovane, leggendo il nome di Petri sulla targa commemorativa, può riflettere sul significato profondo dell’impegno per il bene comune".
Prima di questa cerimonia, un omaggio floreale era stato deposto al monumento situato nel parco intitolato a Petri a Camucia, nel comune di Cortona. "Grazie all'impegno costante della Polizia di Stato, possiamo fronteggiare grandi fenomeni criminali", ha osservato il sindaco di Cortona, Luciano Meoni, durante l'evento. La vedova di Petri, Alma, presente alla commemorazione, ha manifestato commozione per l'affetto dimostrato: "È sempre confortante constatare quanto la memoria di Emanuele rimanga viva. Non nutro odio verso nessuno, ma mi impegno a raccontare nelle scuole cosa accadde quel giorno, diffondendo i valori ereditati da mio marito".