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di Federico D’Ascoli
Ignoto numero 8, per gli aretini davanti alla tv, era un volto tutt’altro che sconosciuto. Michele Catalani, 48 anni, è stato uno dei protagonisti della puntata di ieri sera dei "Soliti ignoti", la trasmissione Rai condotta da Amadeus. Nello show che va in onda subito dopo il Tg1, il suo identikit era: "gestisce tre lavanderie".
Catalani infatti, ha un passato da addetto stampa dell’Arezzo calcio e da dirigente sportivo, oggi invece è un imprenditore. È titolare infatti di LavAr, una rete di tre lavanderie aperte da qualche anno tra Arezzo e Firenze. Le alternative, come al solito, erano abbastanza variegate: c’era un carrozziere, un calciante, un giocoliere con le clavette e il proprietario di un bistrot.
L’ignoto aretino è stato tra gli ultimi a essere nominato da Amadeus durante la trasmissione: il concorrente, Mirko della provincia di Campobasso, prima l’ha indicato come l’ignoto che "fa stoffe con le ginestre", poi si è corretto e ha fornito la risposta giusta. Decisamente più centrale il ruolo di Catalani nella seconda sfida del programma, quando il suo volto è stato a lungo associato a quello del parente misterioso, finendo escluso nell’ultima scrematura. Insieme a Catalani e agli altri volti sconosciuti al grande pubblico ogni sera c’è anche un personaggio Vip: "Ho avuto modo di conoscere Antonello Fassari, attore romano noto al grande pubblico per il ruolo di Cesare nella fiction I Cesaroni. Una bella persona – racconta Michele Catalani dopo la fine della trasmissione – ci siamo intrattenuti prima dello show, abbiamo parlato a lungo del cinema e del mondo di oggi, davvero una piacevole chiacchierata".
Fassari era l’ignoto che "ha frequentato le patrie galere" ma prima come interprete per lo studio legale del padre e poi come attore di alcune fiction di successo.
Il contatto con la tv di Stato era nato grazie a Gabriele Veneri, nel frattempo diventato consigliere regionale di Fratelli d’Italia, che insieme al fratello Luca, con cui ha giostrato a lungo, ha partecipato alla puntata dell’11 marzo scorso.
"Sono stato a luglio, mentre la trasmissione è stata registrata mercoledì scorso a Roma nel teatro delle Vittorie – racconta ancora Catalani – registravano due puntate, la mia era la seconda, il conduttore Amadeus, molto simpatico e disponibile, era un po’ in ritardo e quindi ho finito appena in tempo per riprendere il treno".
In tv poteva esserci anche il fratello Filippo che in centro gestisce una tabaccheria. "Quando si è concretizzata la possibilità di partecipare, era il mese di luglio, mi hanno chiesto, oltre alla mia foto, anche quella di mio fratello Filippo perché poteva essere lui il parente nascosto della puntata".
Niente da fare però: "Dalla produzione Rai, qualche giorno dopo, mi hanno fatto sapere che con mio fratello ci assomigliamo talmente poco che hanno preferito trovare un altro parente nascosto – ride Catalani – una donna calabrese che evidentemente mi assomigliava abbastanza se sono arrivato quasi al duello finale...".
La giornata romana di Catalani è stata lunga e intensa, soprattutto nella preparazione: "Ci hanno fatto firmare tutte le liberatorie – continua il concorrente dei "Soliti ignoti" – mi hanno chiesto di portare quattro cambi e hanno scelto loro come dovevo vestirmi: giacca blu, camicia bianca e pantaloni beige. Alla fine è stata davvero una bella esperienza perché ho potuto far conoscere la mia attività nel mondo delle lavanderie e dove ho scoperto la complessità e la bellezza della televisione".