REDAZIONE AREZZO

"C’è stato un incidente, ci dia i soldi". Due ventenni truffano un’anziana e poi scappano in A1: presi a Orvieto

La donna di Sansepolcro raggirata con un classico: i due si sono presentati come avvocati pronti ad aiutare il figlio che aveva apena investito una persona. Era tutto inventato: fermati in autostrada.

Anziani ancora nel mirino dei truffatori: una signora di Sansepolcro ha creduto al falso incidente del figlio

Anziani ancora nel mirino dei truffatori: una signora di Sansepolcro ha creduto al falso incidente del figlio

Truffano un’anziana a Sansepolcro con la solita tecnica della telefonata, ma vengono individuati e finiscono in manette a Orvieto. Altri due giovanissimi, entrambi 22enni italiani, sono stati arrestati dalla polizia in autostrada all’altezza di Orvieto durante la fuga in macchina dopo aver truffato una donna di 78 anni a Sansepolcro. Nel pomeriggio di giovedì dalla sala radio è giunta alle pattuglie una segnalazione di un’auto, una Skoda o una Ford, con a bordo due persone che al confine tra Umbria e Toscana con il solito espediente della telefonata avevano consumato una truffa nei confronti di una anziana. Fingendosi un avvocato, un uomo, riferiva alla signora che uno dei figli aveva investito e ridotto in gravi condizioni una bambina e che per non farlo finire in carcere, avrebbe potuto “gestire“ la situazione versando una cospicua somma di denaro o il controvalore in oro o gioielli, da consegnare al fantomatico legale.

Il modus operandi diffuso in tutta Italia presenta modalità analoghe su tutto il territorio. Le vittime sono scelte a caso, con telefonate a random. I truffatori raggirano gli anziani inventando presunti sinistri stradali subiti da congiunti: figli, nipoti, convincendoli a sborsare somme di denaro, ma anche gioielli e orologi per ottenere la scarcerazione dei parenti.

La donna terrorizzata ha eseguito le indicazioni poi ha avvertito l’altro figlio che ha subito intuito il raggiro dando l’allarme alle forze dell’ordine. L’analisi dei filmati delle telecamere comunali ha permesso di individuare un paio di auto che a velocità sostenuta si erano allontanate dalla zona dell’abitazione della signora.

La pattuglia della polizia di Orvieto, che proprio pochi giorni prima aveva arrestato altri due ragazzi autori di un reato simile sempre in Toscana, anche in questo caso è riuscita a individuare, tra le molte auto controllate, quella segnalata. I due ragazzi identificati risultavano avere entrambi precedenti penali anche per truffa, e sono stati trovati in possesso del denaro e di alcuni monili in oro descritti dalla donna, mentre altra refurtiva è stata trovata nascosta nelle intercapedini dell’auto. I due giovani sono stati tratti in arresto e trasferiti in carcere dove rimangono a disposizione dell’autorità giudiziaria.