LUCIA BIGOZZI
Cronaca

C’è voglia di campo largo. Intesa già fatta a Cortona. Le prime ipotesi su Arezzo

Il modello vincente sull’isola, muove i primi passi anche in provincia. Pierazzi: "Più facile col Pd all’opposizione". Croci: "Massima apertura".

C’è voglia di campo largo. Intesa già fatta a Cortona. Le prime ipotesi su Arezzo

C’è voglia di campo largo. Intesa già fatta a Cortona. Le prime ipotesi su Arezzo

L’effetto Sardegna ha il suo specchio a Cortona. Da dove il centrosinistra muove la marcia verso il voto di Arezzo (2026), provando a declinare già dalle urne di giugno lo schema che ha portato alla conquista della Sardegna, strappata al centrodestra. Il campo largo di Elly Schlein ha dato frutti ma qui la partita è tutta da costruire, sia sul versante della "santa alleanza" coi 5Stelle, sia per l’incognita Terzo Polo, con Italia Viva impegnata in un dinamismo più "solitario" che di schieramento. Tuttavia, a Cortona, Vignini può contare su una coalizione ampia (resta fuori Italia Viva che corre con un candidato sindaco, oltre alla competitor della sinistra radicale), che per ora dimostra compattezza nella corsa contro il centrodestra guidato da Carini ma alle prese con l’incognita del sindaco uscente Meoni, in lizza alla testa della sua civica. "Ho lavorato per tenere più ampio possibile lo spettro delle alleanze e sopratutto a rompere questa attitudine a porre veti", mette in chiaro Barbara Croci al timone del Pd aretino, convinta che "le alleanze si fanno su progetti e contenuti, senza mettere paletti sul confronto; vale per i 5 Stelle e per il Terzo Polo". Proprio guardando all’area centrista nel risultato elettorale sardo con la candidatura Soru, la leader dem non vede "uno spazio in autonomia" per il rassemblement di Calenda e Renzi, perchè alla fine ciò che l’elettore dimostra di apprezzare "è a una proposta chiara e campi politici contrapposti".

Quanto ai 5 Stelle nella proiezioni comunali ad Arezzo, Croci tiene la porta aperta anche se rileva che "non c’è sul territorio una forza strutturata, con rappresentanti in ogni comune, mentre è operativo un coordinatore provinciale". In buona sostanza manca una "rete" pentastellata ben radicata e questo vale anche per Arezzo dove l’attivismo di Menchetti da solo non può certo bastare. Se lo schema Cortona è per Croci "la via tracciata" la marcia verso Palazzo Cavallo è ancora tutta da impostare. L’orizzonte è "arrivare a una candidatura di qualità, senza pregiudizi, capace di incarnare il progetto che resta al centro e prioritario. Su questo c’è apertura a tutti, dal civismo, ai partiti del centrosinistra, ai 5Stelle".

Sul versante pentastellato Tommaso Pierazzi sta lavorando a pieno ritmo per ricucire la trama del movimento nei comuni, sia per la composizione delle liste "che presenteremo a Cortona e San Giovanni", ma anche per le sfide nei municipi più piccoli. E osserva: lo schema Cortona "nasce da un ragionamento preciso: il Pd finora era all’opposizione e c’è stato modo di ritrovarsi su punti programmatici per la città".

Più difficile, invece, la convergenza a San Giovanni dove " ad oggi resta non c’è intesa sui progetti per la città. E il Pd non ha avviato un percorso comune di dialogo, ma ha scelto di ricandidare il sindaco Vadi e ne ha dato l’avallo senza preoccuparsi di condividere la decisione con le altre forze politiche".