REDAZIONE AREZZO

Ceccarelli, De Robertis e Benucci (PD): “Nessun bambino deve essere penalizzato”

Una mozione per evitare che il cattivo esempio di Montevarchi si diffonda in Toscana

Arezzo, 11 febbraio 2025 – Il gruppo del PD in Regione Toscana ha presentato una mozione con primi firmatari il capogruppo Vincenzo Ceccarelli ed i consiglieri Lucia De Robertis e Cristiano Benucci che esprime profonda preoccupazione e ferma condanna per la decisione dell'Amministrazione Comunale di Montevarchi di somministrare un pasto ridotto, consistente in pane e olio, ai bambini le cui famiglie risultano morose nel pagamento del servizio mensa.

“Questo provvedimento, già applicato in passato, dichiara il capogruppo Ceccarelli, rappresenta un grave atto discriminatorio che colpisce i minori, facendoli pagare per le eventuali colpe dei genitori. È inaccettabile che, nel 2025, si adottino misure che penalizzano i più piccoli, esponendoli a situazioni di disagio e stigmatizzazione all'interno dell'ambiente scolastico.

Tale pratica, oltre a ledere la dignità dei bambini, rischia di compromettere il loro benessere psicologico e sociale, creando divisioni e marginalizzazione tra gli alunni. Ricordiamo, prosegue Ceccarelli, che la garanzia di un pasto scolastico completo e dignitoso dovrebbe essere un diritto assicurato a tutti i bambini, indipendentemente dalla situazione economica delle loro famiglie.”

“Le istituzioni pubbliche, afferma la consigliera De Robertis, hanno il dovere di adottare criteri che tutelino questo diritto, promuovendo l'equità e l'inclusione, senza ricorrere a soluzioni che possano generare esclusione o disagio. Già nel 2017 la sindaca Chiassai utilizzò lo stesso metodo, sollevando la contrarietà della Regione da me sollecitata con una interrogazione.”

“Come gruppo PD in Regione Toscana, afferma il consigliere Benucci, ci uniamo alle critiche già espresse da più soggetti istituzionali e politici, e invitiamo l'Amministrazione Comunale di Montevarchi a rivedere con urgenza il proprio regolamento sulla refezione scolastica.

È fondamentale individuare soluzioni alternative che garantiscano a tutti gli alunni il diritto a un pasto completo, senza punire i bambini per problematiche legate alla morosità delle famiglie.”

“Inoltre, concludono i tre consiglieri, sollecitiamo la Giunta Regionale a promuovere un confronto con tutte le amministrazioni comunali della Toscana, al fine di individuare modelli di gestione della refezione scolastica che assicurino l'universalità del servizio, evitando scelte che possano determinare forme di esclusione o marginalizzazione sociale.

È dovere di tutte le istituzioni lavorare insieme per garantire che nessun bambino sia discriminato o penalizzato a causa delle difficoltà economiche della propria famiglia. Solo attraverso un impegno condiviso possiamo costruire una società più giusta e inclusiva, dove i diritti dei minori siano sempre al primo posto.”