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E' morto Manneschi, il fondatore della Ceia: i suoi detector dall'Onu alla Casa Bianca

Grave lutto per l'industria aretina: aveva 90 anni, ha portato l'azienda ai massimi livelli nel campo della sicurezza. Domani i funerali in Cattedrale

Giovanni Manneschi

Arezzo, 1 marzo 2022 - Un grave lutto per l'imprenditoria aretina: è morto a 90 anni Giovanni Manneschi, fondatore e titolare della Ceia: un 'industria che aveva saputo portare ai massimi livelli mondiali nel campo delle apparecchiature elettroniche. 

Un'escalation che ne aveva fatto un punto di riferimento per tutte le esigenze del controllo e della sicurezza, dai grandi aeroporti internazionali fino addirittura alla Casa Bianca, i cui metal detector sono firmati da una sigla conosciuta in tutto il mondo, dai tornelli degli stadi ai tribunali alle carceri. Per non parlare delle imprese orafe, quelle aretine in testa.

Ad esempio l'azienda produce le apparecchiature per le  ricerche di mine nel sottosuolo. Una veste nella quale era stata scelta dall'Onu come fornitrice di metal detector per lo sminamento umanitario in Afghanistan.

L'azienda di Viciomaggio, un complesso di 15mila metri quadri con centinaia di dipendenti, la sigla sta per Costruzioni Elettroniche Industriali Automatismi, è rimasta di famiglia, portata avanti dal fondatore insieme ai quattro figli.

Tutto era cominciato con  un metal detector per il settore tessile, destinato ad intercettare frammenti metallici  presenti nel tessuto di lavorazione. Da lì una crescita continua fino all'insediamento di uffici e filiali da Parigi agli Stati Uniti.

Riservato, poco incline alle uscite pubbliche ma anche con una curiosità vivissima sul piano culturale, Giovanni Manneschi era socio dell'Accademia Petrarca, e ha dato un fondamentale  contributo alla pubblicazione dei tre volumi della Storia di Arezzo. I funerali saranno celebrati domani alle 15 in Cattedrale.