REDAZIONE AREZZO

Censimento del cervo al bramito: 560 persone nel Parco Nazionale delle Foreste Casentinesi

Nato in Dream Italia 37 anni fa poi sviluppato da due giovanissime ricercatrici

Cervo

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Arezzo, 25 settembre 2024 – Dal 26 settembre al 28 settembre prossimo 560 persone tra esperti, volontari del Parco Nazionale, volontari del mondo venatorio, ricercatori, professionisti, tecnici, studenti, carabinieri forestali saranno impegnati nel grande evento del censimento del cervo al bramito nel Parco Nazionale delle Foreste Casentinesi, arrivato al suo 37esimo anno di svolgimento.

Era il lontano 1987 quando in una piccola area, oggi contenuta nell’area protetta, un gruppo di studenti universitari guidati da Vito Mazzarone, organizzarono un esperimento per il conteggio di questi ungulati poi sviluppato nel tempo da due ex studentesse, oggi vice presidente e tecnico di Dream Italia, Lilia Orlandi e Loretta Leonessi.

L’esperimento è diventato un grande evento scientifico ma anche mediatico, che chiama a raccolta centinaia di volontari provenienti da tutta Italia ma anche dall’estero. In sostanza la gestione faunistica sostenibile è nata in Dream Italia e oggi ne festeggiamo i 37 anni di importanza, anche con l’introduzione di una app chiamata BramitAPP, con la quale verrà affiancato il classico metodo cartaceo, con l’utilizzo del digitale limitatamente all’area centrale dell’area protetta.

Dream Italia organizza l’appuntamento annuale di questo evento di gestione ambientale partecipata, la più grande d’Italia, insieme all’Ente Parco. Alla fine dei tre giorni, concluso il periodo di campionamento, i tecnici della Dream si occupano dell’elaborazione dei dati attraverso il metodo della triangolazione.

La procedura è complessa ma ormai standardizzata: si parte da una carta topografica su cui sono localizzati i punti di ascolto predisposti e per ognuno vengono tracciate le direzioni di provenienza dei singoli bramiti rilevati. Gli incroci tra le rette delle direzioni permettono di individuare le presunte posizioni dei cervi che hanno bramito nell’arco di tempo analizzato.

Sarà l’insieme di tutte le triangolazioni a fornire la mappatura definitiva dei cervi bramenti nell’area. Il numero così ottenuto, messo in relazione con quello degli animali conteggiati a vista nella stagione primaverile, restituisce la stima dell’abbondanza e della struttura della popolazione, che negli ultimi anni si è sempre attestata tra i 2.000 e i 2.300 esemplari.

Lilia Orlandi commenta: “Dalle nostre ricerche emerge un dato importante: la popolazione di cervi sta bene, si stanno spostando per ricongiungersi con altre popolazioni limitrofe, così come l’area riproduttiva si è allargata. L’importanza della conoscenza ai fini della conservazione è molto intuitiva: la conoscenza di questa popolazione ci permette di trovare un equilibrio virtuoso tra il soprassuolo agricolo forestale e le esigenze di conservazione.

Quest’anno dobbiamo anche testare la correttezza scientifica del nuovo strumento digitale che funziona un po' come una caccia ai Pokemon quindi, come dire, dimostriamo anche che la scienza è una cosa seria ma non seriosa”.

Lilia e Loretta si ritrovano fianco a fianco in Dream Italia dopo tanti anni a ripetere un esperimento nato dalle loro comuni passioni: proprio in Dream avevano iniziato questo approccio studiando il lupo e quindi le dinamiche preda -predatore.

Oggi quel percorso è diventato un evento scientifico partecipato che lega mondi diversi per un unico fine: la conservazione del nostro ambiente e dei suoi equilibri.