
L'inaugurazione del centro chirurgico
Arezzo, 28 giugno 2015 - Non lo chiamate pronto soccorso perché sennò si offendono tutti e scatta la rivolta sindacale. Chiamiamolo punto di "primo soccorso": nei fatti, almeno nelle ore in cui sarà aperto, una pur piccola alternativa a chi subisce ferite, traumi o malori di vario tipo. Un'alternativa privata.
E' stato inaugurato stamani alle 11.30 al Centro Chirurgico in viale Santa Margherita, dal sindaco Alessandro Ghinelli, dall'assessore regionale Vincenzo Ceccarelli, dal vicepresidente del consiglio regionale Lucia De Roibertis. Tra le autorità anche l'ex sindaco, e attuale membro del Csm, Giuseppe Fanfani..
E soprattutto i primi pazienti: due casi di coliche, un giovane fratturato. Ed è solo l'inizio di un'avventura che promette di andare lontano. Anche sul filo delle invenzioni. Hanno ideato un sistema di monitoraggio dei parametri vitali non su schermo grande e ingombrante ma da tenere direttamente addosso, da indossare: quandoi i parametri scivolinoi su valori critici medici e infermieri vengono avvertiti subito. Un'idea della quale è stato chiesto il brevetto: se dovesse arrivare sarebbe prodotta e fabbricata proprio ad Arezzo.
Due postazioni, medico, infermiere e radiologo sempre presenti, a ridosso sale operatorie e macchinari diagnostici di tutti i tipi. Due fondamentali differenze con il pronto soccorso. Intanto l'orario: sarà aperto solo di giorno dalle 9 alle 19, con l'eccezione del sabato pomeriggio e della domenica. Chiuso di notte.
Il pagamento sarà omologato: 100 euro ogni prestazione, sia che si tratti di un cerotto sia che si tratti di un intervento più complesso.
Sorge su una nuova ala, completa di altre due sale operatori e di stanze: tra cui le suites, stanze doppie collegate, una per il paziente e una per i parenti. Grazie all'ampliamento scatteranno nei prossimi mesi altre 25 assunxzioni
Intorno c'è il boom del centro guidato da Stefano Tenti. Gli interventi in un anno sono ormai 7000, il doppio di quelli che venivano fatti prima del trasferimento dal centro, venti al giorno. Arrivi in massa da diverse regioni, sud in testa. Punto di riferimento per la patologia ortopedica sportiva, con arrivi di tanti big. Intorno alla struttura sono sorte tre foresterie.
"Ma non vogliamo essere e non saremo alternativa allal risposta pubblica: il nostro obiettivo è integrare sempre meglio le nostre risposte a quelle della Usl" spiega lo stessoi Tenti