
Le minoranze in consiglio comunale a Cortona puntano il dito sul nuovo regolamento per il centro storico chiedendo anche di tornare sui propri passi.
di Laura LucenteCORTONA"Mancato confronto con cittadini, associazioni e categorie interessate e incongruenze di ordine giuridico". Le minoranze in consiglio comunale a Cortona puntano il dito sul nuovo regolamento per il centro storico chiedendo anche di tornare sui propri passi. A dirlo è il gruppo di Cortona Civica capitanato in consiglio comunale da Rossano Cortini. "Un provvedimento così importante, che incide sulla vita quotidiana del centro storico, non può essere calato dall’alto senza un confronto con le parti interessate. Con inaudita protervia, si è inteso spacciare per avvenuto confronto, una assemblea pubblica organizzata qualche mese fa dall’attuale maggioranza, per illustrare i progetti dell’Amministrazione comunale e condividere le istanze di chi abita, lavora e opera in favore del centro storico cortonese. Assemblea nella quale nessun regolamento è stato illustrato". Altra questione messa sul piatto è di natura invece giuridica. "Nel regolamento – spiega ancora Cortini- è prevista la delega alla Giunta per disciplinare questioni essenziali per il centro storico, sottraendo in questo modo al consiglio comunale la possibilità di dibattere su tali questioni. Rifiutiamo il metodo del bavaglio e dell’imposizione. Non esiste a nostra conoscenza un regolamento così rilevante che demandi alla giunta le decisioni più rilevanti. Questo aspetto, oltre a essere politicamente inaccettabile, potrebbe anche presentare profili di illegittimità, che verranno approfonditi presso le competenti sedi". Dello stesso avviso anche i colleghi di minoranza del Pd. La capogruppo Vanessa Bigliazzi conferma nella sostanza le sollecitazioni di Cortona Civica sottolineando: "che non è accettabile il metodo con cui è stato portato in discussione. Questo regolamento, frettolosamente illustrato tra le varie ed eventuali della commissione che si è svolta poco prima del Consiglio comunale, è stato inserito all’ordine del giorno e votato in totale assenza di un percorso partecipato. Durante la seduta abbiamo inutilmente esortato il Sindaco a ritirare questo atto. Nutriamo inoltre seri dubbi anche sotto il profilo della legittimità. Non esistono precedenti di questo tipo nel passato e ci teniamo a rimarcare il fatto che chi governa ha il dovere di rispettare le regole democratiche e non può disciplinare gli interessi della comunità senza confronto" Le associazioni di categoria avevano espresso disagio sul percorso formale di stesura e le avevano palesate all’amministrazione poco prima del passaggio in consiglio comunale del regolamento. In una lettera congiunta Confesercenti, Confcommercio, Confartigianato e Cna, avevano espresso il rammarico di non essere state coinvolte in nessun modo nel processo decisionale. "Un regolamento di tale importanza, anche se sicuramente sintesi di un impegno importante e prolungato da parte degli assessorati ed uffici coinvolti, avrebbe dovuto necessitare di un confronto con noi", avevano sottolineato le associazioni di categoria in maniera corale. "Il nuovo regolamento, con le sue norme è sicuramente, finalizzato alla comune volontà di tutelare, rispettare e promuovere al meglio il nostro centro storico, ma non abbiamo avuto l’opportunità di partecipare ad incontri informativi, né di visionare semplicemente un testo, su cui chiedere chiarimenti e proporre eventuali osservazioni, integrazioni o modifiche".