LUCIA BIGOZZI
Cronaca

Centrodestra, mossa a sorpresa. Ammirati lascia la Lega e rilancia: "Sono in campo per il Comune"

L’ex vice sindaco molla il Carroccio: "Scelte non condivise, specie su Medioetruria". Ma correrà nel 2026. Era al convegno degli azzurri: ai margini l’incontro tra il sindaco, Mennini e il leader toscano Marco Stella.

Paolo Ammirati politico di lungo corso si è dimesso dalla Lega e annuncia l’impegno per le comunali nel 2026

Paolo Ammirati politico di lungo corso si è dimesso dalla Lega e annuncia l’impegno per le comunali nel 2026

"Una cosa è certa: mi impegnerò per le prossime elezioni amministrative". La cosa certa, per Paolo Ammirati è già il prossimo obiettivo, in quella navigazione di lungo corso che segna la sua storia politica. Lo scandisce dopo aver archiviato la sua esperienza nelle file della Lega. Dimissioni, nero su bianco, indirizzate ai vertici aretini del Carroccio e fine del periodo alla guida del partito comunale, dal 2022 fino all’elezione del successore Federico Rossi. Stessa decisione di Matteo Grassi, al timone del partito provinciale prima dell’avvento di Gianfranco Vecchi. "Ho con concluso il mio percorso nella Lega perché non ho condiviso le ultime scelte a livello provinciale e regionale", dice Ammirati. Nel “pacchetto” dei no che hanno scavato il solco tra lui e il Carroccio mette anche la questione Medioetruria, al centro del dibattito politico, pure dopo il cambio di governo regionale in Umbria.

Ammirati non lascia ma raddoppia. Come? Puntando il “navigatore” del suo percorso politico di nuovo su Palazzo Cavallo. Ex assessore ed esponente politico di punta del centrodestra per molti anni, Ammirati è pronto a una nuova sfida. Presto per dire con quali modalità e sopratutto in quale casa politica - "non so ancora come e con chi ma di sicuro mi impegnerò nella battaglia per Arezzo" -, rilancia con la verve che lo contraddistingue. È presto per capirne i contorni e la portata, ma è ipotizzabile un percorso di avvicinamento verso l’area moderata della coalizione. Magari in zona Forza Italia e del resto la presenza di Ammirati al convegno degli azzurri sulla separazione delle carriere non è passato inosservato. Vedremo.

Non è passato inosservato neppure l’incontro, a margine dello stesso appuntamento, tra il sindaco Ghinelli, il coordinatore toscano del partito Marco Stella e il leader provinciale Bernardo Mennini. Un primo scambio di opinioni sullo scacchiere politico che si va componendo per le regionali con la designazione del candidato presidente - ad oggi in pole resta Alessandro Tomasi - ma pure, a cascata, sui riflessi aretini per le comunali. Una partita che incrocia quella per la Toscana e apre i giochi nella coalizione che dovrà esprimere un candidato sindaco capace di segnare una svolta, pur nella continuità, dopo l’era Ghinelli. Per ora sul tavolo i nomi più ricorrenti sono due: Gabriele Veneri, consigliere regionale uscente e già ricandidato alla testa della lista di Fratelli d’Italia, e il vicesindaco Lucia Tanti che ha incassato l’endorsement di Ghinelli e che rappresenta l’esperienza civica e centrista. Ma i giochi sono aperti e di nomi nel ventilatore del toto-candidati se ne aggiungeranno altri. Certo è che sul voto per Arezzo sono già accesi i fari delle segreterie regionale e nazionale: è il primo comune capoluogo al voto dopo la Regione e segna dieci anni di governo del centrodestra. Una sfida nella sfida.