FEDERICO D’ASCOLI
Cronaca

Caso Chiara Ferragni, l’azienda Monnalisa convoca il consiglio di amministrazione

L’azienda dei Pratacci ha un accordo di licenza con l’imprenditrice digitale. In settimana ci sarà un cda per decidere la strategia

Arezzo, 7 gennaio 2024 – Monnalisa non partecipa al fuggi-fuggi generale che si è scatenato con Chiara Ferragni e i pandori di beneficenza. L’azienda aretina di alta moda per bambini nel novembre 2020 firmò un accordo di licenza pluriennale per le collezioni della fascia d’età da 0 a 10 anni. I vertici si trincerano in un deciso "no comment" alle voci che si sono rincorse nelle ultime ore sul futuro dell’influencer dopo alcuni divorzi rumorosi. Prima gli occhiali Sàfilo con contratto rescisso, poi il dietrofront della Coca-Cola che ha fatto sapere di non voler più girare uno spot.

Anche Monnalisa è un brand internazionale quotato in Borsa, per questo sarà un consiglio d’amministrazione convocato in settimana a stabilire la strategia sul licensing degli abiti per bambino griffati Ferragni.

In questi giorni nel quartier generale dei Pratacci sono in lavorazione o progettazione almeno due collezioni con il brand dell’occhio celeste creato dell’imprenditrice digitale.

Con la Ferragni c’è un accordo commerciale da tre anni: dopo le difficoltà della pandemia Monnalisa ha fatto segnare ricavi sui 50 milioni nel 2022. La collaborazione è fino al 2025, starà agli avvocati stabilire come comportarsi con il contratto dopo il caso della falsa beneficenza con pandori e uova di Pasqua.

All’epoca dell’accordo con Monnalisa, Chiara Ferragni era entusiasta: "Questo è un ulteriore passo nello sviluppo a 360 gradi e globale del marchio che porta il mio nome. La realtà toscana è senza dubbio l’eccellenza mondiale del kidswear alto di gamma e ci permetterà di entrare in questo segmento di mercato dalla porta principale".

Nel frattempo, l’intenzione della procura di Milano è passare in rassegna tutti i contratti in cui in sostanza spunta la parola beneficenza e che hanno, in qualche modo, punti comuni con quelli su cui è già stato acceso un faro in seguito anche agli esposti presentati a pioggia in Italia dal Codacons. Ma prima di ciò il fascicolo, ancora a carico di ignoti e senza titolo di reato, scandaglierà la vicenda dei dolci natalizio e pasquale. In merito al primo, già lunedì si terrà un incontro tra pm e investigatori per fare il punto della situazione e capire come procedere, quale reato, eventualmente, contestare e se effettuare o meno iscrizioni nel registro degli indagati.