REDAZIONE AREZZO

Chiara Marchese presenta 'Wonderwoman' a Sansepolcro: resilienza e lotta contro la violenza

Chiara Marchese porta in scena 'Wonderwoman' a Sansepolcro, esplorando resilienza e lotta contro la violenza nel circo contemporaneo.

Chiara Marchese porta in scena 'Wonderwoman' a Sansepolcro, esplorando resilienza e lotta contro la violenza nel circo contemporaneo.

Chiara Marchese porta in scena 'Wonderwoman' a Sansepolcro, esplorando resilienza e lotta contro la violenza nel circo contemporaneo.

È in residenza creativa a Sansepolcro, ospite dell’Associazione culturale CapoTrave/Kilowatt, l’autrice, artista e performer di circo contemporaneo Chiara Marchese che, stasera, alle 21, al Teatro alla Misericordia, presenterà, in una prova aperta al pubblico, Wonderwoman, terza parte di una trilogia autobiografica di circo-marionetta dedicata al tema della resilienza e della lotta disarmata per ricostruire sé stessi a seguito di traumi e violenza. Wonderwoman arriva dopo Le Poids de l’a^me-tout est provisoire, lavoro multidisciplinare sulla fragilità` psichica e fisica mediante una prospettiva rivoluzionaria, e dopo Mavàra, capitolo iniziale del viaggio. Dichiara Chiara Marchese: "Il linguaggio multidisciplinare è volto a rompere gli schemi e i codici performativi del circo contemporaneo, per raggiungere il più ampio numero di spettatrici e spettatori. Wonderwoman è mostro, è santa, Wonderwoman sei tu, siamo noi! La violenza contro ogni genere e di genere dev’essere fermata: è un’urgenza mondiale. Non siamo supereroi, se non di noi stessi! Non siamo supereroi se non per il bene di tutte le persone!". Lo spettacolo fa parte di Superpowers: dalle origini dei superpoteri alle premesse per la rivoluzione, progetto multidisciplinare che adotta alcune pratiche familiari alla performance e al circo contemporaneo nel tentativo di destrutturare l’approccio conservativo medico/psicoanalitico alla neurodivergenza e alla diversità psichica, in modo da facilitare la creazione di uno spazio senza sovrastrutture, dove tutti sono pari.

Partecipano alla residenza artistica, Alberto Giorni, medico dell’unità Ser.D Valtiberina, coinvolto nel progetto per la consulenza psicodinamica creativa, e Arianna Sollazzo, consulente artistica e sostegno drammaturgico. Sono previsti due laboratori, a cura della compagnia, dedicati al personale di tutte le realtà che hanno al centro del loro lavoro l’attenzione alle categorie considerate a rischio psichico.