SANSEPOLCRO
Cronaca

"Chiedo scusa a quei ragazzi". Parla il giovane accusato di rapina

Un ventenne di San Giustino è stato arrestato per rapina aggravata dal metodo mafioso. Ha minacciato due giovani, derubandoli di pochi euro e aggredendoli. Oggi si terrà l'udienza di convalida del fermo.

"Chiedo scusa a quei ragazzi". Parla il giovane accusato di rapina

"Chiedo scusa a quei ragazzi". Parla il giovane accusato di rapina

di Fabrizio Paladino

"Non so cosa mi è preso, sono pentito per quello che ho fatto, vorrei quanto prima chiedere scusa a quei ragazzi, magari poterli incontrare". Sono le parole del ventenne sangiustinese arrestato nella notte tra domenica e lunedì dai carabinieri per il reato di rapina aggravata dal metodo mafioso. Il ragazzo ha raccontato la sua versione agli avvocati Eugenio Zaganelli e Giacomo Bacchi di Città di Castello che lo difendono e che questa mattina saranno presenti all’udienza di convalida del fermo in carcere ad Arezzo davanti al Gip Claudio Lara e al pm Angela Masiello.

Il giovane, conosciuto per i suoi precedenti di droga e furto, non ha specificato il motivo delle sue azioni messe a segno nel giro di poche ore tra l’immediata periferia biturgense e il centro, quando ha poi preso di mira una coppia di fidanzatini, prima derubati di pochi euro e poi pure aggrediti.

Tutto era iniziato intorno alle 23 di domenica quando l’indagato aveva preso l’auto, recandosi in una stazione di rifornimento carburante della città biturgense e da qui ha iniziato a seguire un coetaneo, anche lui in auto, che risiede a Città di Castello, il quale ha cominciato a effettuare manovre al volante per tentare di seminarlo senza riuscirvi.

Ha preso così il via un vero e proprio inseguimento, con il sangiustinese che ha persino tagliato la strada all’altro, fermandolo e intimandogli sotto minaccia di dargli il denaro che aveva appresso. Il tifernate ha avuto la freddezza di non cedere alla richiesta ed è scappato.

Nel secondo episodio, quello sicuramente più grave, ha preso di mira un ragazzo e una ragazza seduti su una panchina nella zona di Porta del Ponte. Ebbene, il 20enne di San Giustino si è avvicinato a entrambi, rivolgendosi dapprima al ragazzo, che ha intimorito dicendogli di appartenere a una nota associazione mafiosa operante nel sud Italia e avvertendolo che se non gli avesse consegnato i soldi tenuti dentro al portafogli lo avrebbe ucciso assieme ai compari che sarebbe andato a chiamare. Il ragazzino gli ha allora dato i soli 10 euro che teneva, ma il malvivente gli ha dato uno spintone, quindi ha inoltrato un’identica richiesta alla ragazza, che di euro ne aveva 15. Anche in questo caso, non credendo a quanto aveva visto, ha mollato uno schiaffo alla giovane.