Chiuso il sipario sull’edizione 2024 del ValdarnoCinema Film Festival

Il Premio Marzocco per il miglior film è andato a "Invelle", animazione onirica di Simone Massi.

Il premio a Simone Massi

Il premio a Simone Massi

Arezzo, 14 ottobre 2024 – Si è chiuso sabato scorso, a San Giovanni, il ValdarnoCinema Film Festival e il Premio Marzocco per il miglior film è andato a "Invelle", animazione onirica di Simone Massi, epopea contadina che accompagna gli spettatori indietro e avanti nel tempo. Il riconoscimento, intitolato a Marino Borgogni, è stato assegnato dalla giuria presieduta dal regista e sceneggiatore Vittorio Moroni e composta inoltre dalla critica cinematografica Elisa Baldini e dal regista Lorenzo Borghini ed è stato consegnato dal sindaco di San Giovanni Valdarno, Valentina Vadi. Questa la motivazione: "Un sogno catartico più vero e più profondo del reale, che ci ipnotizza fin dal primo fotogramma e ci accompagna attraverso stagioni decisive della nostra Storia, rileggendole attraverso gesti, parole, desideri e sconfitte di personaggi che sono al tempo stesso concretissimi e pura immaginazione, segni che si dissolvono e graffi che lasciano tracce indelebili nella memoria".

Il premio Marzocco per il miglior film cortometraggio in assoluto è andato in ex aequo a Aunque es de noche di Guillermo Garcia Lopez “un racconto toccante e vibratile dove un giovane personaggio dallo sguardo fiero tenta la reinvenzione del suo mondo con un atto sventatamente poetico e ribelle: 25 euro forse bastano per essere confortati dal miracolo dell’immagine in movimento, per annullare la solitudine di una partenza, per ricostruire intorno a sé un luogo dove si veda chiaro, nonostante le tenebre forzate” e Cross my heart and hope to die di Sam Manacsa “poiché cattura con maestria la complessità delle interazioni, esplorando i confini invisibili tra desiderio e tragedia. Ogni scena si distingue non solo per la sua intensità narrativa, ma anche per il suo stile visivo evocativo, che trascina lo spettatore in un’esplorazione intima della fragilità delle relazioni umane. Il legame profondo tra immagini e suoni crea un tessuto emotivo che eleva l'intera esperienza visiva, trasformandola in qualcosa di immersivo e indimenticabile”.

La giuria ha inoltre assegnato una menzione speciale a “Non credo in niente” di Alessandro Marzullo “ Un cast sorprendente, una fotografia espressionista e una regia spregiudicata danno vita ad un girotondo di energia e disillusione, dentro il quale si incrociano i destini di un gruppo di artisti, falene indomite che cercano un modo per illuminare la notte col proprio talento, la propria vitalità vulnerabile e le perle di saggezza del loro guru spacciatore di panini”. Il Premio “Amedeo Fabbri” alla miglior interpretazione maschile in ex aequo a Lucas Limeira per A Strange Path di Guto Parente e Francesco Gheghi per Roma Blues di Gianluca Manzetti; il Premio “Amedeo Fabbri” alla miglior interpretazione femminile a Marilena Amato attrice protagonista di Vittoria: “L’attrice protagonista di questo film riesce in un doppio miracolo: replicare di fronte ad una telecamera un percorso autobiografico sofferto e complesso, e restituirlo a noi come se tutto stesse succedendo in quello stesso momento. Il risultato è un documento emotivo di rara efficacia, che ci trascina nella sua storia, rendendola un po’ anche nostra”.

Il premio “Banca del Valdarno”, al film capace di mettere in risalto i valori della cooperazione e della solidarietà, è stato assegnato a The One Note Man di George Siougas. Tra gli altri riconoscimenti: il premio “Cineclub Fedic Sangiovannese” intitolato a Luciano Becattini, al miglior film diretto da registi nati o residenti in Toscana è stato assegnato a “Vittoria” di Alessandro Cassigoli e Casey Kauffman “per la lucidità, sensibilità e la bravura nella trasposizione filmica di una storia vera, permettendo ai reali protagonisti della storia narrata di divenire attori delle loro stesse vicende in un film che, pur non ignorando la complessità del tema e del contesto sociale affrontati, trasmette determinazione e positività”; il Premio Diari di Cineclub composto dalla giuria formata da Anna Barenghi, Antonio Vladimir Marino, Roberto Lasagna, per il miglior film è stato assegnato a A strange path di Guto Parente con due menzioni speciali a: Room taken dI Tj O'grady Payton e Invelle di Simone Massi.

Il premio “Franco Basaglia”, che sarà assegnato dall’Associazione F. Basaglia di Arezzo al film che meglio rappresenti le tematiche della salute mentale nel nostro presente in Italia e nel mondo, i componenti sono la psicologa e psicoanalista Loredana Betti, l’operatore psichiatrico e documentarista Stefano Dei e l’educatrice di Salute Mentale e arteterapia Alessandra Guidi e infine il premio A.N.P.I, assegnato dal direttivo della sezione A.N.P.I Valdarno al miglior film capace di rappresentare i valori storici e ideali dai quali è nata la Costituzione della Repubblica Italiana è stato assegnato ex aequo a Malamente di Giovanni Guidelli e Questi ragazzi di Renato Chiocca. Infine il premio A.N.P.I, assegnato dal direttivo della sezione A.N.P.I Valdarno a "Invelle" di Simone Massi, al miglior film capace di rappresentare i valori storici e ideali dai quali è nata la Costituzione della Repubblica Italiana.In aggiunta, il Premio “ValdarnoCinema Film Festival Kids” assegnato dagli allievi delle scuole primarie e secondarie di primo grado al film di animazione è stato assegnato a In the shadow of the cypress di Hossein Molayemi e Shirin Sohani. Il Premio “Accademia della Nunziata” in ex aequo a Mentre parlavamo del fiume di Carla Vestroni e Vittoria di Alessandro Cassigoli e Casey Kauffman con una menzione speciale a Questi ragazzi di Renato Chiocca. Il Premio “Libera Università del Valdarno” è stato assegnato a “Vittoria” di Alessandro Cassigoli e Casey Kauffman. E infine il premio Giuria Giovani è stato assegnato a A Strange Path di Guto Parente con una menzione speciale a The One Note Man di George Siougas.