AREZZO - L’appuntamento è per questa sera alle 19 a Tortaia e quella che si profila all’orizzonte è un’assemblea fiume. Sul tavolo il futuro dei 25 dipendenti del supermercato Pam Panorama di via Alfieri i quali lo scorso 5 dicembre hanno ricevuto comunicazione da parte dell’azienda che il prossimo 11 gennaio sarà l’ultimo giorno di apertura al pubblico. Poi spazio all’attività di inventario, a tutte quelle procedure che serviranno per arrivare all’epilogo: la chiusura del punto vendita.
Su quanto sta accadendo e sul futuro dei 25 lavoratori (21 a tempo indeterminato, 4 a tempo determinato) si sono attivate le sigle sindacali, quelle legate al comparto del commercio e alla grande distribuzione come Fiscat Cisl, Filcams Cgil e Uil Tucs. Lo scorso 5 dicembre l’azienda ha informato lavoratori e gli uffici competenti della prossima chiusura del punto vendita. Alla base di questa decisione le difficoltà economiche legate alle vendite, ad una saldo negativo quindi della gestione del supermercato che occupa il piano terra dell’immobile rilevato tra la fine degli anni ’90 e i primi del 2000 da Superal.
Da quanto emerge l’azienda ha informato i lavoratori che dopo l’inventario e lo svuotamento saranno trasferiti secondo la capacità ricettiva negli altri punti vendita presenti sul territorio toscano e quindi aretino. Pam infatti vanta un supermercato a Sansepolcro, all’interno del Centro commerciale valtiberina, un altro a San Giovanni Valdarno, oltre al punto vendita di Arezzo, a Campo Marzio, in via Calò a poca distanza da Villa Severi.
E proprio i dipendenti di questo supermercato prenderanno parte all’assemblea di questa sera visto che alcuni dei loro colleghi di Tortaia potrebbero essere spostati qui se ci saranno appunto eventuali "posti disponibili". Resta fuori il negozio di via Marco Perennio, realtà che è in franchising, come spiegano i sindacati. Il passo successivo all’assemblea sarà quello del prossimo 13 dicembre quando le sigle sindacali incontreranno l’azienda cercando appunto di delineare al meglio il futuro dei lavoratori.
Nel frattempo i residenti della zona di Tortaia si interrogano sul futuro dell’immobile, su possibili acquirenti o affittuari di una struttura che cerca di tornare a nuova vita.