Alberto Pierini
Cronaca

Chiusura dell'anello e rivoluzione nell'area scalo merci: piano Ghinelli oggi in consiglio

Il giorno delle linee programmatiche. Due nuove fondazioni (sociale e scuola), bonus natalità, la grande biblioteca, le opere sospese. Lievita il costo del canale di Castelsecco

ghinelli

Arezzo, 18 novembre 2020 - Una parte del programma se l’è ingoiata il ministero dei beni culturali, «bruciando» la candidatura di Arezzo a capitale della cultura. Ma il sindaco comunque la metterà al centro delle linee programmatiche che oggi presenterà al consiglio comunale. Il secondo consiglio dopo le elezioni, quello nel quale calare le carte in tavola. Il progetto di rilancio culturale resta una delle linee strategiche sulle quali Alessandro Ghinelli intende lanciare le sue Fondazioni: Guido Monaco e Arezzo In tour.

Fondazioni che intanto non lasciano ma raddoppiano. Ne nascono altre due: una sul sociale e una sull’istruzione. Nel primo caso una rete forte di associazioni e volontariato. Nel secondo uno spazio aperto alle scuole, nel quale rafforzare spazi e progetti educativi. Ma i progetti portanti di questi cinque anni? La relazione del sindaco intanto punta a portare in fondo le opere rimaste in sospeso.

Due i nodi chiave: la doppia canna del Baldaccio e lo svincolo paralizzato da mesi di via Fiorentina, un cantiere che non riesce a decollare. Non si parla di Lebole ma il finanziamento della rotatoria sul raccordo nelle risorse del piano triennale appare al secondo anno, forse in attesa che il progetto veda finalmente la luce. Tra le opere pubbliche due le mosse in vetrina.

Una è l’anello a nord, una «chimera» da anni, di giunte di tutti i colori. Il Comune lo aveva inserito nel piano strutturale ma per poi in gran parte stralciarlo davanti alle riserve della Regione. Per ora c’è stato il prolungamento della tangenziale, saranno gli anni buoni per andare avanti? Seconda mossa la bandiera della campagna elettorale: la «Public Library», biblioteca e centro culturale, allo scalo merci e insieme il rilancio di un’area chiave per il futuro del centro. Annunciato anche un nuovo disegno della città per i tempi lunghi.

Tra gli altri progetti un piano di digitalizzazione che porti Arezzo tra le prime tre in Italia: vedremo se al primo o al terzo posto. L’ampliamento del progetto di sportello unico, facendone uno digitale per le imprese. Naturalmente il turismo: le linee del sindaco stavolta sposano oro, enogastronomia, musei e percorsi religiosi. E spunta anche un bonus natalità, dopo la ripresa delle nascite, in controtendenza rispetto ad altre città italiane.

E poi l’aumento della raccolta differenziata, il trasporto sostenibile e grande spazio alla sanità, a cominciare dagli investimenti sulle case della salute, con un pressing deciso sull’hospice. Tra i finanziamenti prioritari c’è proprio la trasformazione del Baldaccio,che diventerà sede di ambulatori e centro prelievi.

Tra gli obiettivi che almeno nelle linee non compaiono il destino dell’ex Cadorna, uno dei nodi da sciogliere. E ci sono gli interventi idraulici e il rafforzamento delle fogne Tra cui un primo ritocco in corsa non da poco, tra le pieghe dello stesso consiglio di oggi.

Il nuovo canale collettore per le acque provenienti da Castelsecco verrà a costare parecchio di più, due milioni e mezzo invece che un milione e 800 centomila euro. Euro per ora stralciati dal miglioramento della viabilità urbana. Gira gira la coperta è sempre quella e cortina.