Arezzo, 5 ottobre 2024 – “L’abbraccio con ognuno di questi ragazzi dopo un gol fa battere forte il cuore”. Le parole sono quelle di Ciccio Graziani, l’ex bomber di Torino, Roma e Fiorentina, che da più di un anno ha sposato il progetto del Calcio Champagne, la formazione dell’Olmoponte Santa Firmina, nella quale ragazzi speciali e normodotati scendo in campo insieme con l’unico scopo di divertirsi.
Ieri Ciccio ha aperto le porte del centro sportivo che gestisce con la moglie, a due passi dallo stadio di Arezzo. In campo i ragazzi e le ragazze del Calcio Champagne, dell’associazione Arkadia, de El Nino col sorriso di Lucca, e delle Bollicine di Siena. “È un piacere enorme vedere tutti questi ragazzi in campo - confessa il campione del mondo - è un momento di divertimento e serenità, spensieratezza per loro ma anche per i loro educatori e genitori”.
Una vigilia carica di euforia e con un pizzico di tensione come raccontano alcuni educatori: “Ma come è giusto che sia. Chi di noi non ha mai provato queste emozioni la notte prima di una partita? Nessuno è voluto mancare sapendo che ci sarebbe stato Graziani ad attenderli”. E proprio il campione del mondo traccia un bilancio del calcio integrato e della sua crescita. “Siamo cresciuti molto in questo periodo. Abbiamo avuto la fortuna di trovare amici prima ancora che sponsor che hanno sostenuto le varie spese perché non vogliamo pesare sulle tasche dei genitori - racconta Graziani - Siamo stati insieme a Roma, a giocare al Viola Park. A Empoli e poi abbiamo assistito alla partita della Nazionale. Vederli in campo, correre dietro ad un pallone è un’emozione continua”.
Un’esperienza formativa quella dello sport “dove ogni ragazzo può sentirsi protagonista e parte integrante di un gruppo perché in campo siamo tutti uguali” spiega Gianluca Livi, ideatore del Calcio Champagne. “Attraverso lo sport cerchiamo di lavorare su quella che è poi l’autonomia quotidiana dei ragazzi - sottolinea Daniele Lapi - il calcio è il mezzo con cui capire che ci sono regole da rispettare”.