REDAZIONE AREZZO

«Cile»: voce a rischio per una testata. Cantante risarcito dall’aggressore

Agguato al bar finisce in tribunale: condannato un trentenne

IL CANTANTE Lorenzo Cilembrini, in arte Il Cile

Arezzo, 8 settembre 20166 - Dopo sei anni si è finalmente conclusa la brutta vicenda giudiziaria a favore di Lorenzo Cilembrini, meglio conosciuto come Il Cile. Il giovane cantante aretino che si è fatto strada nel mondo della musica, spaccando con il tormentone «Cemento armato», passando per il palco di Sanremo fino all’ultimo disco con J-Ax.

La storia risale al 2010. Sono le 23.30 quando Lorenzo, insieme ad un amico, si trova in un bar tra piazza San Michele e via Oberdan. Non ha ancora sfondato, ma il suo nome in città è già conosciuto, e si sa, tra giovani «non è verde soltanto l’invidia che divora la società» come canta J-ax ne «Il bello d’esser brutti» in duetto proprio con Il Cile.

Sarà stata proprio l’invidia, o la poca simpatia nei confronti del cantante, fatto sta che, secondo quanto ricostruito in aula, durante le otto lunghe udienze nelle quali il cantante è stato assistito dal suo avvocato Pierangelo Peloni, davanti al giudice di pace De Santis, «un gruppo di ragazzi, tra i venti e i trenta anni, seduto al bar difronte comincia ad additarlo, e a chiamarlo». E’ una serata piovosa, «all’improvviso alle spalle del Cile e dell’amico viene lanciato un ombrello. I due si voltano, appena in tempo, per vedere uno del gruppetto alzarsi ed arrivare addosso a Lorenzo. E’ il più grosso e gli urla con un chiaro intento provocatorio: “M’hai guardato male“». Il momento non promette niente di buono.

E INFATTI «subito dopo il ragazzone tira una testata sul naso del Cile». Sono attimi di follia. Lorenzo, da quanto poi raccontato, dopo la botta comincia a vederci tutto nero, si regge a mala pena in pedi. L’amico lo trascina nel bar. Intanto l’aggressore scappa.

Rimane seduto invece il resto del gruppetto, che prima di andarsene si avvicina a Lorenzo e gli intima: «Lascia perdere, altrimenti finisce male».

Il proprietario del bar chiama subito la polizia e il 118. Lorenzo viene accompagnato al pronto soccorso dove riscontrano la frattura del naso e lo scheggiamento dell’incisivo. Come se non bastasse Il Cile ha dovuto frequentare un foniatra per alcune difficoltà nel cantare sopravvenute proprio in conseguenza della botta al naso. Un problema non da poco per un ragazzo che ha fatto del canto la sua professione.

Durante le otto udienze l’avvocato Peloni ha cercato più volte la strada della conciliazione, senza però trovare mai riscontro.

Ieri, davanti al giudice di pace, siamo arrivarti a sentenza. Ingiurie e lesioni dolose è l’accusa al ragazzo aggressore. 800 euro la multa che dovrà pagare, più le spese processuali e 2500 euro per i danni al cantante.