Casentino, venduto all’asta il cinema Italia di Soci

Lo rende noto la Lista di Comunità: “Dal sito risulta che l’immobile sia stato assegnato alla cifra base di 156.375 euro, il che lascia intendere che sia stato assegnato all’unico partecipante, senza ulteriori rialzi”

Il Cinema di Soci

Il Cinema di Soci

Bibbiena (Arezzo), 25 ottobre 2024 – Il cinema teatro Italia di Soci, nel comune di Bibbiena, è stato venduto tramite un’asta telematica. Lo rende noto la Lista di Comunità, forza che in consiglio comunale a Bibbiena rappresenta l’opposizione e che aveva lanciato una raccolta firme per chiedere di tutelare e salvaguardare il cinema aperto nel 1911. 

"Dal sito delle aste risulta che l'immobile sia stato assegnato alla cifra base di 156.375 euro - spiega in una nota il gruppo consiliare -, il che lascia intendere che sia stato assegnato all'unico partecipante, senza ulteriori rialzi. Si tratta di un immobile di valore: ampio, storico e ancora in attività, nonostante il difficile periodo che il settore cinematografico sta attraversando". "Nel mese di settembre - si ricorda -, sollecitati da numerosi cittadini casentinesi preoccupati per l'eventuale chiusura dell'ultimo cinema della vallata, Lista di Comunità ha avviato una raccolta firme online", raccogliendone "quasi 1.500 firme, risultato che evidenzia quanto quest'attività stia a cuore ai cittadini".

Secondo Lista di comunità, "l'Amministrazione comunale di Bibbiena ha reagito con risentimento all'iniziativa, sottolineando che il sindaco e alcune associazioni locali stavano già lavorando, insieme a un'azienda privata, per salvare il cinema. Tuttavia, tali informazioni sono emerse solo dopo la raccolta firme. Riteniamo che, sebbene la struttura sia di proprietà privata, essa rivesta un forte interesse pubblico e che questioni di tale rilevanza non debbano essere gestite nelle segrete stanze. A questo punto, sarebbe auspicabile che l'Amministrazione comunale informasse i cittadini sui vincoli e sulle garanzie che l'acquirente ha eventualmente sottoscritto per assicurare la continuità dell'attività e preservare la destinazione culturale del complesso".