Matteo Marzotti
Cronaca

Travolti da un cinghiale nell’oliveto, l’animale era inseguito dai cani

“Non vogliamo fare alcuna polemica: però cosa sarebbe accaduto se ci fossero stati dei bambini?”. È la domanda di Lorenzo e Martina, protagonisti con alcuni parenti di uno spiacevole incontro ravvicinato

Castiglion Fiorentino (Arezzo), 11 novembre 2024 – Stavano raccogliendo le olive nel proprio appezzamento di terra Lorenzo e Martina, insieme ad alcuni parenti, quando all’improvviso da un oliveto vicino al loro hanno visto arrivare un cinghiale, un esemplare adulto, di notevole dimensioni che ha travolto tutto ciò che ha incontrato sul suo cammino. “Ci stavamo godendo una giornata in famiglia raccogliendo le nostre olive nella zona di Valibona, sopra la località Pievuccia - racconta Martina, moglie di Lorenzo - abbiamo sentito nitidamente in lontananza gli spari dei cacciatori, così come i cani abbaiare e i campanelli che hanno al collare. Ci abbiamo anche scherzato sopra, sul fatto di avere a poca distanza una battuta di caccia in svolgimento. Noi ad ogni modo eravamo nel nostro appezzamento di terra e avevamo messo i teli per la raccolta”.

Attorno alle 11.30 quei campanelli che indicano la presenza dei cani si fanno sempre più vicini ed è un attimo quando da un oliveto accanto al loro esce fuori un cinghiale adulto. “Sarà stato sui 150 chilogrammi, era davvero grande - prosegue Martina - si vedeva che era ferito, sicuramente da qualche colpo di fucile. Ad ogni modo quando ci ha notato è venuto verso di noi. Ha letteralmente travolto me, colpendomi senza procurarmi ferite ad una gamba, e mia cugina che è caduta a terra. Anche lei non ha riportato ferita ma come si vede dalla foto oltre al fango sulla maglietta aveva anche il sangue dell’animale ferito”. Una carica durata attimi che sono sembrati però interminabili con Lorenzo che si è servito di un bastone per allontanare il cinghiale, il quale ha ripreso la sua fuga allontanandosi.

“Abbiamo avuto paura inutile negarlo - prosegue Martina - sia chiaro non vogliamo fare nessuna polemica però mi domando cosa sarebbe potuto accadere se al posto di ragazzi sui 30 anni come noi ci fossero stati bambini o persone anziane che tra l’altro nel nostro caso sarebbero arrivate di lì a poco per trascorrere una giornata insieme”.

Dopo l’accaduto è partita la telefonata alle forze dell’ordine per segnalare l’accaduto, così come c’è stata quella con il gruppo di cacciatori. “Gli olivi si trovano in una zona di riserva però in giornate come queste che c’è la possibilità di trascorrerle in famiglia all’aria aperta è davvero brutto correre questi rischi. Ripeto: nessuna polemica, è andata bene, però sono episodi spiacevoli che non auguro a nessuno di vivere”.