REDAZIONE AREZZO

Cisl Vigili del fuoco, Mencarelli: “Pompieri morti per tumore raro ad Arezzo. La Cisl al lavoro dal 2021”

“La Fns Cisl non è mai stata ferma, ma anzi, è stata forse la prima a stimolare e a sollevare le problematiche del lavoro pericoloso”

David Mencarelli

David Mencarelli

Arezzo, 16 aprile 2025 – «Il silenzio sulle morti sospette dei Vigili del fuoco aretini, fino a oggi, è stata una scelta dettata dal rispetto delle famiglie colpite dei colleghi scomparsi, e di una vicenda che meritava sobrietà e rigore, per accertare i fatti”.

Con queste parole David Mencarelli, segretario provinciale della Fns Cisl Vigili del Fuoco, rompe il riserbo sulle morti sospette dei vigili del fuoco aretini. “Un silenzio, in attesa di riscontri oggettivi e delle indagini, che Fns Cisl avrebbe sempre mantenuto se non fosse stata portata sulla pubblica piazza dei social.

A questo punto è quindi doveroso fare chiarezza, anche facendo un excursus storico a dimostrazione di come la nostra non sia una battaglia dell’ultima ora. E che fin dal primo caso sospetto, ci siamo mossi con determinazione, ma nella riservatezza dovuta alle famiglie, per rispetto del dolore».

“Dal 2021 questa segreteria ha evidenziato tutto quello che c'era da evidenziare sotto l'aspetto delle malattie che hanno colpito i colleghi e che, attraverso la segreteria nazionale dell'osservatorio bilaterale del dipartimento, si è cercato di stimolare l'amministrazione a condurre delle indagini interne sulla correlazione del lavoro pericoloso che facciamo, che siano Pfas o che siano altre sostanze, ma che comunque ci sia un'attenzione particolare”.

Mencarelli rimarca quindi con forza “Che la Fns Cisl non è mai stata ferma, ma anzi, è stata forse la prima a stimolare e a sollevare le problematiche del lavoro pericoloso che fanno i vigili del fuoco. A questo punto però è importante intervenire e fare chiarezza, senza polemizzare, sempre avendo rispetto delle famiglie e del loro dolore“.  

L’impegno della Fns Cisl ha varcato anche i confini nazionali, con l’apertura di un confronto a Bruxelles per valutare le incidenze delle esposizioni tossiche sull’insorgenza di patologie tumorali nei Vigili del Fuoco. Un’attività che ha portato a primi risultati: screening sanitari mirati, aggiornamenti dei protocolli di sicurezza, e campagne di sensibilizzazione interna. «Ma tutto ciò non basta.

I Pfas sono solo una parte del problema. Il nostro lavoro ci espone quotidianamente a una molteplicità di agenti nocivi. Serve un approccio strutturale al tema delle malattie professionali e, un supporto psicologico stabile per colleghi e familiari colpiti da lutti», aggiunge Mencarelli. Anche durante la revisione del documento dei rischi, nel dicembre 2024, la Fns Cisl è stata l’unica voce a portare all’attenzione il nodo delle morti sospette.

Lo ha fatto senza sensazionalismi, ma con chiarezza e rispetto. La Fns Cisl rinnova la propria disponibilità a collaborare con le istituzioni, a condividere dati, sostenere la ricerca scientifica e promuovere ogni azione utile al riconoscimento delle malattie professionali nel comparto Vigili del Fuoco.

Un impegno concreto che si traduce anche nella partecipazione attiva all’Osservatorio bilaterale sul tema. La Fns Cisl conclude con fermezza: «Non arretreremo di un passo. Continueremo a lavorare con serietà, nel rispetto di chi non c’è più, e nella tutela di chi ogni giorno rischia la vita per garantire la sicurezza di tutti».