Un groviglio di dialetti che si intrecciano, rimbalzano nella muro di folla che si muove, compatto, per il Corso. Si snoda, lento, in piazza Grande dove il villaggio tirolese fa boom. Risale, a piccoli passi, al Prato dove il Bosco delle Meraviglie incanta e la Fortezza regala un mondo di lici ed emozioni. La Città del Natale celebra la festa ormai alle porte inanellando un sabato d’oro: siperato il milione di visitatori dal taglio del nastro (il 16 novembre). Grandi numeri per l’evento dell’anno che conferma la città sulla ribalta nazionale e la colloca tra le grandi dei Mercatini del nord. Folla ovunque, e attrazioni a getto continuo nel percorso del divertimento: è la formula che quest’anno arricchisce e completa l’offerta ai visitatori e segna un altro centro nel carnet dei successi.
Con le novità che consolidano il trend: in testa il colosso della cioccolata con il quartier generale in piazza del Comune letteralmente preso d’assalto dagli appassionati di un prodotto che racconta una storia e custodisce una tradizione. Al Prato la ruota panoramica e la giostra sotto l’albero catturano l’attenzione dei turisti ma è nel "labirinto" della Fortezza che Babbo Natale accoglie i bambini in paziente attesa con i genitori. Un incotro magico, irresistibile per le famiglie che condividono un’esperienza unica.
La foto ricordo con il grande vecchio, l’incontro con gli Elfi, le letterine da imbucare e i giochi nello scintillìo delle luci, rendono la Casa di Babbo Natale insieme al villaggio di Santa Claus della Lemax e al grande spettacolo del Planetario, una tra le attrazioni più gettonate. Tanti visitatori anche lungo le "strade" dei presepi, magari seguendo la stella cometa che domina sul sagrato della cattedrale: la Natività in 3D allestita nella basilica di San Francesco, la rappresentazione vivente delle Ville Monterchi nella piazzetta intitolata a Ivan Bruschi, sono due momenti centrali che anche ieri hanno richiamato tanti appassionati. Ora si apre una no stop. Perchè da qui al 29 dicembre mercatini, banchi artigianali, culle della gastronomia, giochi di luce non si spegneranno più. Il carosello di appuntamenti va a dritto in uno sprint mozzafiato. Ogni giorno è festa, prima per arrivare fin sotto l’albero di Natale, poi per ripartire dopo il passaggio del grande vecchio. Saranno i giorni nei quali congedarsi dal mercatino tirolese, la kermesse ideata da Confcommercio e sposata dalla Fondazione Intour che firma la regia della manifestazione aretina. Il 29 dicembre le casette dei tirolesi saluteranno la città, pronte a riprendere il loro posto tra un anno, grazie all’accordo con gli organizzatori già definito.
Ma il resto del programma è solo al giro di boa. Perchè gli eventi ricuciranno il calendario fino al 6 gennaio, che tra l’altro è un lunedì: attraversando i giorni del Natale, le domeniche, la vigilia di San Silvestro e i giorni del Capodanno, tra i botti e la musica che scandiranno il conto alla rovescia nel cuore di Sant’Agostino. Una coda che un anno dopo l’altro conferma la forza della proposta complessiva: un serpentone dai banchini tradizionali di San Jacopo e Risorgimento ai venditori creativi di Guido Monaco, dai sapori a chilometro zero sotto i Portici allo streetfood Coldiretti in Sant’Agostino, dagli artigiani nel chiostro della Biblioteca al mercatino del Prato.
Lucia Bigozzi