
L’attacco per l’assenza di spazi per poter far allenare oltre 200 tesserati costretti a spostarsi a San Giustino.
"Lo sport dovrebbe essere uguale per tutti. Ma a San Giovanni, sembra non essere così". Con queste parole le Liste Civiche Sangiovannesi riaccendono i riflettori sul tema dell’impiantistica sportiva locale, denunciando una situazione che da tempo penalizza una delle società più brillanti del panorama sportivo cittadino: il San Giovanni Calcio a 5.
La squadra è stata protagonista di una stagione memorabile culminata nella finale di Coppa Italia C1. Ma nel 2022 la società è stata costretta a trasferire la propria sede operativa a San Giustino Valdarno. Qui, in una struttura ristrutturata a proprie spese, si allenano oggi oltre 200 tesserati.
Una decisione sofferta ma necessaria, spiegano i civici, nata dall’impossibilità di trovare spazi adeguati all’interno del territorio comunale. "Una scelta che lascia interdetti, soprattutto perché la società porta con orgoglio il nome della città e la maggior parte degli atleti risiede proprio a San Giovanni" – denunciano le Liste Civiche.
"Va ricordato che, se le condizioni lo avessero permesso, il San Giovanni Calcio a 5 avrebbe investito volentieri nel proprio comune, restituendo al territorio parte di quanto ricevuto". Nel contempo il movimento civico ha voluto rimarcare i meriti della società, a partire dal presidente Mirko Bossini, il cui impegno ha condotto le squadre sangiovannesi ai vertici del futsal regionale e nazionale. Emblematici i risultati della formazione femminile, capace di raggiungere la Serie A2, e il recente successo della squadra Under 18 femminile, vincitrice della Coppa Toscana. Un vivaio florido e coinvolgente, che raccoglie decine di giovani atleti nei campionati regionali e testimonia una realtà sportiva viva, radicata nel tessuto cittadino e in continua crescita. Rimane il problema degli impianti.