di Matteo Marzotti
AREZZO
Il risveglio è stato lento, quasi sonnolento. Poco prima delle 10 di ieri mattina, nel giorno dell’Immacolata - il primo del lungo ponte da tutto esaurito della Città del Natale - i segnali luminosi che indicano i posti a disposizione nei parcheggi cittadini recitavano (giusto per fare un esempio) "Cadorna 125". Questione di minuti però perchè da via Leone Leoni a via Petrarca ecco arrivare auto su auto che hanno riempito in nemmeno un’ora un’area che è anche un punto di riferimento della sosta. Prima delle 11 inizia a riempirsi anche il Baldaccio, preso d’assalto il Mecenate andando così verso il "sold out" dei multipiani. La mappa della sosta ha poi registrato a rotazione il tutto esaurito anche nel parcheggio di Arezzo Fiere e Congressi. Lì dove la navetta per tutto il giorno ha fatto la spola tra l’area di sosta e il centro per portare turisti, ma anche aretini e chi venendo dalla provincia ha approfittato del servizio.
Ma Arezzo Fiere è stato preso di mira, per così dire, anche dai camper. Decine quelli parcheggiati qui, per non parlare delle aree designate, come quella in via Tarlati. E così mentre in autostrada, all’uscita del casello Arezzo si sono registrate code di alcuni km in direzione del centro, sono iniziati ad arrivare i bus turistici. Via del Rossellino, ma il parcheggio anche davanti al Baldaccio hanno dato una prima risposta. Ma il ponte dell’Immacolata, partito con il piede giusto per arrivare a registrare un nuovo record di affluenze, è stato anche quello che ha visto autobus costretti a cercare altre aree di sosta. Vedi ad esempio alcuni che hanno sceso i passeggeri ai margini del centro e poi si sono diretti nella zona del centro commerciale di viale Amendola, il CENTRO*Arezzo (per gli aretini Ipercoop), aspettando l’ora del rientro a casa.
Diversi camper hanno trovato sistemazione anche nel parcheggio della multisala, come testimoniano anche gli scatti diffusi via social per non parlare di chi in via Emilia ha trovato camper parcheggiati con due ruote sulla pista ciclabile e il marciapiede. Anche le aree verdi sono diventate stalli a dir poco ambiti. Qualche esempio? Viale Pier della Francesca. Passato il semaforo della stazione in direzione Itis, la curva al termine del rettilineo presenta un appezzamento verde trasformato in parcheggio. Qui le auto sono passate sopra il marciapiede per adagiarsi sul quel piccolo triangolo verde. Stessa identica sorte per un piccolo parcheggio nato nei pressi del supermercato Di Più di via Setteponti.
A metà giornata ecco comparire steward all’ingresso della Cadorna con transenne a delimitare alcune strade del centro e a sconsigliare di mettersi in coda per trovare posto in certi parcheggi. Code che hanno significato attendere anche più di trenta minuti in alcuni fasi della giornata. Maxi lavoro per la Municipale che ha garantito e scongiurato anche e soprattutto ingorghi nel centro, agevolando il flusso dei veicoli nel perimetro cittadino. Una prima giornata insomma dove la sosta e la viabilità sono state il termometro di una affluenza che Arezzo, molto probabilmente, non aveva mai toccato in precedenza. Il prezzo da pagare per un evento che ha portato e sta portando un turismo da primato. Ed è stato solo il primo giorno di un lungo ponte.